“Non sarebbe capace di trovare una fica in un bordello”
Drive è un gran film. Semplicemente potrebbe bastare questo per consigliarne la visione. L’ho snobbato per colpa del titolo, che mi ha fatto pensare a un film adrenalinico di inseguimenti alla “Fast & furious”. Niente di più sbagliato, se si dovesse accostare Drive ad un altro film il primo che mi viene in mente è “A history of Violence” di Cronemberg, e così a caldo devo dire che Drive è molto più potente.
La trama è molto semplice: Drive è un uomo solitario e taciturno, di giorno lavora in un’officina e fa lo stuntman, di notte fa l’autista per rapine. La sua vita ha un senso solo quando è al volante. Un giorno incontra la sua vicina di casa (la bella Christina Hendricks) e il suo piccolo figlio. Tra i 3 nasce una forte amicizia, che sta per trasformarsi in qualcosa di più quando esce anticipatamente di galera il marito di lei. Da qui la storia si complica, ma non voglio rovinare la visione aggiungendo dettagli.
Per quanto la storia sia banale non lo è la realizzazione. La fotografia è maestosa, ogni inquadratura è perfetta, come pure la colonna sonora e la regia in generale. Convincenti tutte le parti, soprattutto quella del protagonista interpretato da Ryan Gosling. Un grande colpo per Nicolas Winding Refn dopo il già acclamato “Bronson”.