“Oggi combattiamo per la sopravvivenza della razza umana, oggi è il giorno in cui l’umanità ha detto a un solo grido noi non ce ne adremo in silenzio nella notte, oggi festeggiamo il nostro indipendence day!”
Troppo difficile convincere un sacco di gente a guardare un film consumato come Independence Day. Allora conviene approfittare dell’opportunità che offrono le sceneggiature americane: scoprire il soggetto nascosto e riguardare il film di nuovo. E’ Il pragmatismo statunitense a dettare la regola che la finalità della storia raccontata del film è quella di attrarre finanziamenti e appoggi politici, mentre il soggetto nascosto serve a soddisfare le esigenze artistiche degli autori. In questo caso è questo titolo di genere catastrofico di Roland Emmerich e di Dean Devlin a darcene l’opportunità.
L’America, attorno al 1996, era di fatto l’unica super potenza rimasta al mondo. Gli alieni che attaccano la terra e gli USA (che assumono il ruolo del difensore estremo dell’umanità), non poteva che essere la storia trainante, il giusto tessuto su cui creare una pellicola sbanca-botteghini. Gli alieni sono però una metafora, non provengono dallo spazio. Usando il nome che gli ha dato il presidente Thomas J. Whitmore, sono locuste, locuste di casa nostra (le multinazionali) che esauriscono tutte le risorse naturali del pianeta.
L ‘inizio cronologico degli accadimenti del film è il 2 luglio. La fine il 4 luglio: il giorno in cui gli Stati Uniti celebrano la festa dell’ indipendenza e l’inizio della democrazia. Solo che il presidente Thomas nell’ultimo comizio (uno dei monologhi più belli di tutta la cinematografia), non rammenta mai la democrazia e neppure gli alieni , ma il diritto dell’umanità ad esistere e a non essere annientata.
Il modello catastrofico combacia con quello del film: 1. esibizione del disastro apocalittico – lo tsunami di fuoco che divora cose e persone; 2. Famiglie dei protagonisti che dapprima si separano e poi si riuniscono sul finale nell’area 51 3. Il Protagonista principale che rivela esattamente i segni della tragedia incombente ed alla fine ne trova una soluzione.
Nient’altro da aggiungere, se avete voglia di risvegliare in voi un briciolo di spirito patriottico non fatevelo sfuggire.