“No… No, in culo a te, Montgomery Brogan. Avevi tutto e l’hai buttato via, brutto testa di cazzo!”
Non sapremmo dirvi chi sarebbe il pittore in grado di rappresentare al meglio la città di New York, dipingendola in un quadro. Sicuramente, però, possiamo indicarvi con certezza chi è il numero uno quando si tratta di farlo attraverso le immagini di una cinepresa. Ovviamente l’artista in questione è il Newyorkino d’adozione Spike Lee, e questo capolavoro ne è l’ennesima prova.
A fare da sfondo a quest’opera di livello davvero ottimo c’è infatti il controverso e variegato universo della New York post 11 settembre, all’interno del quale si muovono i vari personaggi del film, che respirano l’aria della Grande Mela, ancora densa e pregna delle rabbiose polveri di Ground Zero e della frustrazione di una città travagliata da problemi di convivenza dovuti alla sua multietnicità elevata all’ennesima potenza (ricordatevi che il film è datato 2002, un solo anno dopo il terribile attacco terroristico delle Twin Towers).
Ma veniamo alla trama… fin dall’inizio veniamo catapultati già nel vivo della storia, i cui antefatti vengono spiegati attraverso alcuni flashback durante lo svolgimento del film e grazie anche ai dialoghi fra i personaggi. Il protagonista è Monty Brogans (Edward Norton) che, dopo essere stato giudicato colpevole di traffico di droga, vive il suo ultimo giorno di libertà, prima di essere recluso nel carcere di Otisville, provando a fare ordine nella sua vita e cercando di scoprire chi sono i suoi veri amici. Ad accompagnarlo nelle sue ultime oro da uomo libero e in questo disperato viaggio introspettivo, ci sono suo padre James (Brian Cox), ex vigile del fuoco con alle spalle problemi di alcolismo, la sua bellissima fidanzata Naturelle Riviera (Rosario Dawson), e i suoi due amici di tutta una vita, Frank (Barry Pepper) e Jacob (Philip Seymour Hoffman); il primo cinico agente di borsa e il secondo timido insegnante con un debole per la sua giovane e conturbante alunna Mary (Anna Paquin).
In una vita trascorsa a contatto con loschi figuri della mafia russa, pagando i suoi lussi con la sofferenza di molti, Monty sa che è giunto il momento di scontare la sua pena ma, col tempo che gli scivola inesorabile dalle mani, sarà davvero pronto per farlo? Chi potrà aiutarlo? Di chi potrà fidarsi davvero nel momento più duro della sua esistenza? Scopritelo voi stessi godendovi questa fantastica storia messa in scena da un cast di livello assoluto, magistralmente coordinato dal grande Spike Lee. Il film non vi deluderà e il finale, davvero toccante ed efficace, vi lascerà probabilmente con l’amaro in bocca e con tanto da riflettere, immedesimandovi nel viaggio di un uomo, verso l’infero e dentro sé stesso, tra sogni e rimpianti di quella che sarebbe potuta essere la sua vita e che forse…