“So che mi osservi…”
Almodóvar passa ancora una volta il limite, mettendo su pellicola la pura perversione umana, in questo azzardato adattamento del romanzo Tarantola di Thierry Jonquet. Il risultato del suo sforzo è un prodotto che ha letteralmente spaccato in due la critica, in quanto cammina sulla linea sottile che divide un capolavoro da una barzelletta cinematografica. Personalmente propendo più per la prima definizione anche se so che molti dissentiranno.
Il rinomato chirurgo Robert Ledgard (Antonio Banderas), dopo la morte della moglie rimasta carbonizzata in un incidente, intraprende un ambizioso progetto scientifico per creare una pelle sintetica che avrebbe potuto salvare l’amata consorte. Scopriremo però che gli esperimenti del meticoloso dottore vanno al di là della mera ricerca medica e sono mossi da alcuni fra i sentimenti più semplici e potenti che possano turbare la nostra anima: odio, vendetta, delirio d’onnipotenza, possessione, amore…
A tratti inquietante come un horror e perverso più di uno splatter ma allo stesso tempo pulito, delicato e intimo all’ennesima potenza. Paradossalmente intriso di un surrealismo che risulta molto spesso comico, e forse, proprio per questo, più assurdamente vero. Di sicuro assai particolare, DA VEDERE!
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