“Troverò un pesce rosso per te”
Ambientato nel Kurdistan Iraquiano, Turtles Can Fly (2004), mostra la realtà degli abitanti dei campi di profughi nei momenti previ all’invasione dell’Iraq, attraverso gli occhi innocenti di un gruppo di bambini, veri disastrati della guerra. Questi bambini faranno di tutto per comprare una antenna parabolica e così seguire in TV l’imminente caduta del regime di Saddam Hussein. L’unico modo per trovare soldi, in questo Kurdistan devastato per la guerra, sarà vendere mine antiuomo nel mercato nero.
I bimbi, la maggioranza vittime reali della guerra, sono l’immagine straziante di come questi conflitti, promossi per il capitalismo e per l’ansia di potere, obblighino queste ingenue creature a crescere prematuramente ed a confrontarsi con un mondo di miseria immeritato. In questo poetico film antimilitarista, Bahman Ghobadi, ci mostra come siano sempre i più deboli a pagare le conseguenze delle guerre provocate da governi corrotti ed avidi di potere. Come, in questo secolo XXI, la miseria e la fame siano ancora problemi di prim’ordine.
Turtles Can Fly, è stato il primo film registrato in territorio iracheno, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein. Durante gli anni 2004 e 2005, questo film ebbe un importante successo nei principali festival cinematografici internazionali, riconoscendo così il capolavoro del direttore iraniano e rendendo merito a tutti quelli che resero possibile questo meraviglioso gioiello del cinema attuale.