Film consigliato

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DURATA: 134 minuti
GENERE: Biografico, Drammatico
CAST: Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti.

“Mi chiamo Solomon Northup, sono un uomo libero e non avete alcun diritto d’imprigionarmi.”

Prendendo spunto dall’omonima autobiografia di Solomon Northup, pubblicata nel 1853, il talentuoso regista britannico Steve McQuenn (Hunger, Shame) decide di mettere in scena un dramma crudo e intenso sulla schiavitù negli Stati Uniti d’America.

Saratoga (Stato di New York), 1841: Solomon Northup è un eccellente violinista di colore, libero, il quale vive agiatamente con la moglie Anne ed i figli Alonso e Margaret. Un giorno, due uomini, apparentemente distinti e affidabili, gli propongono un lavoro di un paio di settimane come musicista, ed egli accetta di buon grado l’offerta. Una notte, però, i due impostori lo drogano e la mattina seguente l’inconsapevole Solomon si ritrova incatenato e privato di ogni suo diritto, perfino del suo vero nome. Così, da un giorno all’altro, il giovane nero si vede deportato a Sud, nello stato della Louisiana, dove inizia il suo lungo incubo come schiavo, passando di padrone in padrone e sperimentando ogni tipo di vessazione fisica e psicologica.

La storia narrata è tanto tragica quanto coinvolgente, ed il regista ci mostra la schiavitù in tutta la sua crudezza, mettendone in risalto soprattutto gli aspetti più perversi, utilizzando per il suo scopo immagini dal forte impatto visivo e sequenze sicuramente non adatte agli spettatori più sensibili (ad esempio le carni lacerate dalle frustate). In generale, mi è sembrato che McQueen abbia provato a fare un passo avanti, dirigendo un “filmone” completo, spettacolare e capace di smuovere abilmente la coscienza del grande pubblico. Indubbiamente, il risultato è di elevata qualità; tuttavia, a mio avviso, inferiore rispetto alle sue opere precedenti, specialmente se paragonato alla profondità e alla raffinatezza raggiunte in Shame, pellicola che considero sublime. Il film è comunque da vedere, anche perché il cast è validissimo e le interpretazioni dei vari attori più che convincenti, in particolare quella di Fassbender (fedelissimo di McQueen), magistrale come sempre.

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