American Fiction

American Fiction - Cord Jefferson, 2023


Voto medio: 3,46
(52 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 117 minuti
GENERE: Commedia, Drammatico
CAST: Jeffrey Wright, Skyler Wright, John Ales, Patrick Fischler, Carmen Cusack.

“Se vogliono gli stereotipi, gliene darò uno.”

“American Fiction,” diretto dal debuttante Cord Jefferson, emerge come un’acuta satira che si immerge profondamente nelle contorte percezioni di razza e stereotipi prevalenti nella letteratura e nel cinema contemporanei. Il film, basato sul romanzo “Erasure” di Percival Everett, segue le vicissitudini di Thelonious “Monk” Ellison (Jeffrey Wright), un professore e scrittore afroamericano che, frustrato dal rifiuto editoriale per non essere “abbastanza nero” nelle sue narrazioni, crea un’opera volutamente caricaturale che finisce per essere acclamata come un capolavoro letterario, mettendo a nudo le aspettative e le ipocrisie dell’élite culturale liberal.

Nonostante le sue indubbie qualità, il film non è esente da critiche. La lentezza del ritmo, a tratti, può sembrare un ostacolo, in particolare per quegli spettatori abituati a narrazioni più dirette e meno contemplative. L’umorismo, benché affilato, non colpisce sempre nel segno, risultando a volte sottile al punto da sfuggire. Questo può rendere “American Fiction” un’esperienza cinematografica di difficile digestione per un pubblico non avvezzo ai meandri della satira letteraria e sociale.

Tuttavia, il film brilla per l’intelligenza con cui affronta temi complessi, merito in parte delle straordinarie interpretazioni, in particolare quella di Wright, la cui profondità emotiva e carisma portano sullo schermo un personaggio complesso e sfaccettato. Il riconoscimento della critica e l’acclamazione agli Oscar, con nomination in categorie prestigiose come miglior film e miglior attore protagonista (anche se alla fine hanno portato a casa “solo” la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale), attestano la risonanza e l’importanza di “American Fiction” nel panorama cinematografico attuale.

Confrontando “American Fiction” con opere come “Il Ladro di Orchidee” e “Vero Come la Finzione“, troviamo un filo conduttore comune nell’esplorazione metanarrativa e nel gioco tra realtà e finzione. Tuttavia, Jefferson si distacca nettamente da questi predecessori per il modo in cui impegna direttamente le dinamiche razziali e gli stereotipi culturali, offrendo una critica più mirata e pungente dell’industria letteraria e cinematografica. Mentre uno si addentra nella psiche dell’artista e l’altro gioca con l’idea di autorialità e destino, “American Fiction” utilizza la sua premessa satirica per indagare le aspettative razziali e culturali imposte agli artisti neri.

Questa pellicola si posiziona sicuramente come un’opera che sfida e intrattiene (ma non troppo), meritevole di essere vista da chi cerca nel cinema non solo evasione ma anche stimolo intellettuale. È particolarmente raccomandata agli amanti della letteratura, agli aspiranti scrittori, e a chiunque si interessi delle dinamiche razziali e culturali nella società contemporanea. Al tempo stesso, è una visione essenziale per chiunque operi nell’industria culturale, offrendo una riflessione critica sull’etica della rappresentazione e sulla responsabilità degli autori e degli editori nell’era postmoderna.