“Sai, è una cosa grossa fermare un cuore che batte!”
Bradley Cooper è Chris Kyle, un ragazzo sicuro, cresciuto con un’educazione rigida e decisamente patriottica. Nella sua famiglia “non si allevano pecore, solo leoni”, uomini tutti d’un pezzo insomma. Sarà questa sua formazione a condizionarne le scelte di vita. Dapprima destinato a diventare cowboy, Chris si farà sopraffare dal suo spirito protettivo nei confronti del suo paese, il posto migliore al mondo secondo il ragazzo. Sarà per questo che si farà assoldare nel corpo speciale dei Navy Seal e diventerà un cecchino infallibile, vera e propria leggenda in Iraq.
Cooper (Guardiani della Galassia, American Hustle, Il Lato Positivo, Una Notte da Leoni), diretto dal saggio Eastwood ci propone una storia di guerra come tante, che ha il merito di trasmettere una sincerità ed una schiettezza rara soprattutto in un genere che troppo spesso strizza l’occhio alla bandiere stelle e strisce. Se da un lato l’occhio fermo di Kyle ci mostra il lato crudo del conflitto, dall’altro ci mostra le fragili certezze di un uomo che non è solo parte del combattimento ma ne è legato a tal punto da dipenderne. Sono molti i film di successo che trattano tematiche simili, tra i maggiori successi degli ultimi anni annoveriamo The Hurt Locker e Jarhead. American Sniper, pur dividendo l’opinione pubblica, non ha nulla da invidiare ai più celebri predecessori, pur non intaccando il gotha del cinema di genere.