Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie

Dawn of the Planet of the Apes - Matt Reeves, 2014


Voto medio: 4,00
(5 voti totali)

Film consigliato

DURATA: 130 minuti
GENERE: Azione, Drammatico, Fantascienza
CAST: Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman, Keri Russell, Toby Kebbell, Judy Greer.

“Scimmia non uccide scimmia.”

Apes Revolution è, a parer mio, il più riuscito della trilogia, un ottimo film fantascientifico con scene d’azione ben gestite e sfumature apocalittiche che non stonano. Questa volta la regia è affidata a Matt Reeves con un grosso aumento di budget; infatti le scimmie vengono caratterizzate in modo splendido, addirittura meglio del precedente capitolo, e rese davvero minacciose.

Sono passati ormai parecchi anni dagli scontri sul Golden Gate di San Francisco; Cesare e gli altri primati vivono al sicuro nella foresta poco distante dalla città mentre la popolazione umana risulta decimata a causa del virus. Un gruppo di umani, guidato da Malcolm (Jason Clarke) e proveniente da una fortezza costruita come rifugio, si avventura nel territorio difeso dalle scimmie per creare un rapporto pacifico e convincere il leader a lasciarli lavorare per un breve periodo nella diga poco distante, con la speranza di ricevere energia elettrica per il sostentamento della piccola comunità nella fortezza e riaccendere le luci in città. Cesare acconsente scatenando l’ira e la frustrazione di Koba, un bonobo che ha subito diversi maltrattamenti ed è stato spesso usato come cavia nel laboratorio dove venivano creati medicinali e dove ha avuto inizio il virus. Seppur con qualche malcontento, Malcolm e il gruppo conquistano la fiducia del maschio alfa, sopratutto dopo le cure offerte alla sua partner, in pericolo di vita a causa di una malattia. Koba, che già aveva iniziato a spiare gli umani su iniziativa personale, torna nella foresta e la sua rabbia prende il sopravvento quando prende una decisione che potrebbe minacciare la sua stessa natura e il codice morale del “scimmia non uccide scimmia”.

Apes Revolution funziona meglio del predecessore per la forza portante che le scimmie rappresentano nel film, capaci di lasciare a bocca aperta chiunque e di utilizzare le corde vocali proprio come la controparte umana; non sono più né bestie né semplici animali. L’avanguardia negli effetti speciali è maestosa, ed è esattamente cosa balza in primo piano in questo blockbuster fantascientifico che esalta tutto ciò che è fatto in digitale. Altro plauso a Andy Serkis che dopo anni di prove egregie dimostra di essere attore a tutti gli effetti, più che un mimo a cui vengono affidati personaggi da riprodurre poi al computer. Cesare matura come leader, analizzando ogni situazione per ricavare un rapporto pacifico con l’uomo ma al tempo stesso ergendosi per il suo popolo quando lo vede minacciato. Il regista mette uomini e primati sullo stesso piano: ciascuna comunità possiede mele marce al suo interno e spesso ci si trova davanti a dover sacrificare qualcosa o qualcuno per uno scopo di maggiore importanza che andrà ad influire sul benessere e la salvaguardia comuni.