Bronson

Bronson - Nicolas Winding Refn, 2008


Voto medio: 4,22
(9 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 92 minuti
GENERE: Biografico, Drammatico, Thriller
CAST: Tom Hardy, Matt King, Amanda Burton.

34 anni passati in carcere, di cui 30 in completo isolamento… Trasferito in oltre 120 carceri, il carcerato più bastardo del Regno Unito sta arrivando in Italia!”

Ciò che recita il teaser sovrastante non può essere più sintetico e completo di così, ma a mio parere manca una parola fondamentale alla fine della frase: c’è da aggiungere un “finalmente”! Il fatto che il film sia del 2008 e in Italia arrivi solo nel giugno 2011 la dice lunga sulla distribuzione italiana, magicamente accortasi della pellicola solo dopo il premio di Nicolas Winding Refn come miglior regista all’ultimo Festival di Cannes (per il film “Drive”).

Ci troviamo di fronte ad una cruda biografia di uno squilibrato ragazzo inglese, un toro scatenato che sente di avere delle doti particolari e vuole a tutti i costi diventare una celebrità. Probabilmente neanche lui sapeva quali fossero queste sue qualità quando si recò a rapinare un piccolo ufficio postale per un piccolo e misero bottino… ma ben presto lo scoprì: acclamato dai compagni di prigione dopo un paio di risse coi secondini, l’obiettivo di Michael Gordon Peterson restò per (quasi) tutta la vita quello di cercare botte con le guardie dei vari penitenziari in cui veniva trasferito. Il presentimento che i suoi pregi fossero prettamente pugilistici noi lo intuiamo già dalla breve presentazione che ci viene fornita sull’infanzia del personaggio, dove capiamo già quanto il soggetto fosse disturbato mentalmente e cercasse di richiamare l’attenzione a suon di cazzotti.

Un inquietante ritratto di quello che ancora oggi, ancora dietro le sbarre, è il detenuto più famoso d’Inghilterra (impersonato da uno strepitoso Tom Hardy). Paragonarlo e definirlo “L’Arancia Meccanica” del ventunesimo secolo non è poi così blasfemo: certo, nel capolavoro di Kubrik eravamo di fronte a “botte di classe”, mentre qua solamente a delle mere risse… Ma sia l’accostamento dei personaggi, con le loro storie travagliate e i loro aspetti psicologici atti alla violenza gratuita, sia le riprese ad opera dei due registi, con primi piani inquietanti ed inquadrature spaziose, sono molto simili. I richiami sono molti, ma li lascio agli esperti del settore e a voi, che magari vi state ancora domandando: ma cosa centra il titolo? E’ un piccolo soprannome che per tutta la vita accompagna il protagonista: anche in questo sta a voi scoprire il perché!