“Stanotte che cosa hai sognato? Io non riesco a ricordarlo.”
“Credo di non aver sognato assolutamente niente.”
In un’impresa di macellazione qualunque lavorano persone qualunque le cui vite si perdono nella routine quotidiana di un lavoro alienante e meccanico, in cui l’ossessione per il sesso è come un palliativo. Endre, direttore finanziario dell’attività, è un uomo di mezza età che si confonde con indifferente rassegnazione in mezzo al personale: ha fatto l’abitudine a quella vita, non ha aspettative e, ormai in pace con se stesso, ha chiuso il capitolo con le donne. È come un annoiato osservatore dello spettacolo offerto dai suoi dipendenti… fino a quando tra loro compare Mària, la nuova addetta al controllo qualità: dotata di una professionalità fuori dal comune e un apparente disinteresse a interagire con gli altri. Un furto in azienda porterà allo scoperto un legame singolare tra i due personaggi, cambiando per sempre le loro vite.
Film della regista ungherese Ildikó Enyedi che nel 2017 crea un intreccio, di una delicatezza disarmante, degno dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino e di una candidatura all’Oscar come miglior film in lingua straniera.