“Quando ti svegli, vieni a cercarmi!”
A parte il fatto che se fai un film del genere con Tom Cruise, vai sul sicuro. Il cinquantaduenne attore sembra non invecchiare mai, e per questo può permettersi ancora di mettere in scena ruoli dinamici e combattivi come accadeva, prima di questo film, già in svariate pellicole (i vari Mission Impossible, Top Gun, Minority Report ecc…). Poi gli si affianca Emily Blunt, una delle più belle ed espressive star hollywoodiane che con carisma interpreta una sorta di Giovanna d’Arco in una futuristica guerra tra mondi (ho letto che inizialmente era stata scelta per il ruolo la stupenda Bérénice Bejo, di cui sono stra-fan… ma che devo ammettere non sarebbe stata all’altezza). Aggiungiamo una trama, appunto, di lotta in difesa del pianeta dalla minaccia aliena e un meccanismo di circolo temporale tanto caro alla fantascienza sin dai tempi di Ricomincio da Capo: ogni volta che il protagonista muore, si risveglia all’inizio della sua avventura (come avveniva anche in Source Code, d’altronde). E diamo merito al regista di usare questa tecnica senza eccessive ripetizioni di fatti, eventi o dialoghi. Il risultato è sorprendente, mai ripetitivo o noioso e soprattutto sempre più coinvolgente.
L’evoluzione del protagonista è un altro punto a favore di Edge of Tomorrow, anche se ovviamente è scontata: da codardo ufficiale militare, etichettato come disertore e costretto a combattere, ad eroe coraggioso alla strenua ed infinita ricerca in loop della soluzione per la sua situazione e soprattutto quella della Terra. Un’esponenzialità di eroismo e combattimenti alieni, affiancata dalla stabile quotidianità della giornata della combattiva venere bionda. Non perdetevelo!