“Non sono in tanti a saper fare il mio lavoro.”
“E nessuno tranne te sa fare il padre di tuo figlio!”
Ryota Nonomiya è il primo della classe; un giovane uomo d’affari ossessionato dalla carriera e dalla disciplina, sua e della sua famiglia. Il suo rampollo è Keita, figlio primogenito, ancora piccolo ma già indirizzato sui binari scelti per lui da un padre tanto apprensivo quanto rigido. Ryota è un vincente e la sua personalità spesso prevale su quella della moglie, casalinga che ha preferito l’amore sincero per il nido domestico al successo lavorativo. La notizia che li informerà della non corrispondenza genetica con Keyta a seguito di uno scambio di neonati da parte dell’ospedale sconvolgerà i loro equilibri e li porrà di fronte ad una scelta tra le più difficili.
Father and Son è un film giapponese del 2013 che descrive egregiamente le delicate dinamiche di una famiglia e di un rapporto tra genitori e figli che spesso si traduce in un contenitore di ambizioni ed aspirazioni. Lo sgretolarsi di queste certezze è ben descritta da Hirokazu Koreeda, talentuoso regista nipponico. Il film è tipicamente asiatico: silenzioso, elegante, particolarmente delicato, al contempo efficace nel raccontare una storia lineare ma profonda, di dolore e difficoltà tangibili. La pellicola si rivela un successo tra la critica di settore, conseguendo un prestigioso riconoscimento a Cannes. La Dreamworks ne ha acquisito i diritti per un remake americano; detto questo non perdete l’occasione di godervi l’originale.