“Devo sapere perché mia moglie è stata uccisa.”
Primo film girato in lingua inglese per l’estroso Nicolas Winding Refn (Drive, Bronson, Pusher, Valhalla Rising), che in quest’occasione si affida alle elevate doti interpretative di un John Turturro sopra le righe, protagonista quasi assoluto della vicenda narrata. Pellicola ingiustamente sottovalutata, soprattutto dal pubblico, e che invece andrebbe riscoperta in quanto girata in modo elegante e basata su una sceneggiatura comunque intrigante, la quale non lesina picchi di sana tensione.
La trama: Harry Cain, guardiano in un centro commerciale, vive attanagliato da un’unica domanda: “Perché mia moglie è stata uccisa?”. Per soddisfare il suo desiderio di trovare una minima logica nell’inspiegabile omicidio dell’amata, passa ogni minuto del suo tempo libero a guardare e riguardare ossessivamente registrazioni di telecamere a circuito chiuso che possono contenere qualche indizio sull’identità dell’assassino. Saranno però le sue costanti visioni della defunta consorte ad aprirgli una nuova pista.
Thriller psicologico marcatamente “Lynchiano” nelle atmosfere e nei colori, ma che comunque lascia intravvedere il timbro cinematografico dell’ottimo Refn, il quale risulta oggi uno dei registi più interessanti sulla piazza e che ha raggiunto la piena consapevolezza artistica con i suoi ultimi lavori, specialmente in Solo Dio Perdona.