“A che scopo preservare la vita, visto l’uso che ne fate…”

Luc Besson è un europeo, ma deve lui genuflettersi di fronte ai mostri sacri della fantascienza del calibro di Steven Spielberg e George Lucas? Con questo film, penso proprio di no. Vorrei azzardare che questo sia il genere che ne esalta la sua inventiva fantastica fino a creare novità.

Grazie agli effetti speciali realizzati da Mark Stetson, ai paesaggi disegnati dal grande Moebius e ai costumi di Jean-Paul Gaultier, fantascienza e fantasy si amalgamano in modo che le similitudini con Star War non siano poi così “blasfeme”. Solo che nel quinto elemento il futuro non si distacca dalle forme del passato. Le automobili e i taxi assomigliano a quelle dei nostri tempi. Vediamo Astro-basi da guerra che ricordano le portaerei, una nave spaziale da escursioni vacanziere identica alle navi da crociera di lusso che solcano oggi i nostri mari.
Si manifesta per questo film un Luc Besson determinato a realizzare un prodotto che conquisti anche il mercato americano. Rispetta così, per opere che hanno l’ardire di essere eccezionali, la regola obbligata: “grande film grande cast”. Bruce Willis e Milla Jovovich ne rappresentano il marchio di qualità a luci di stelle, hollywoodiane s’intende.

Senza togliere meriti e lustri a Bruce Willis nell’interpretazione di Korben Dallas, un tassista, ex soldato e divorziato, dotato di umor, ma combattente capace e astuto, la scelta di Milla ha un che di miracoloso. Effettivamente non era semplice trovare l’interprete adatta a Leeloo, il quinto elemento, l’essere supremo, perfetto in tutti i sensi: Dalla purezza interiore, alle doti guerriere e… ce lo dice Korben Dallas:”Gambe lunghe, pelle liscia, occhi azzurri, perfetta”.

Nel film si parla di un male assoluto, nemico mortale della vita. E’ visto come un’entità cosmica planetaria che ogni 5000 anni esce da un enorme buco nero. L’unica arma è, appunto, il quinto elemento che sfruttando la potenza dei quattro elementi, racchiusa in quattro antichi manufatti in pietra, può investirlo e fermarlo con la luce del bene assoluto. Solo che lei è dotata di liberò arbitrio. Il suo attivassi come arma dipende dal suo giudizio sull’umanità. Merita o non merita di sopravvivere? Avrà penosi dubbi.

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