“Io dico che se vinciamo questa guerra con i mezzi che abbiamo, siamo davvero un grande esercito”
L’incomparabile vis comica di due compianti mostri sacri del cinema nostrano come Alberto Sordi e Vittorio Gassman, tutta la tragicità del primo conflitto mondiale: un connubio perfetto, saggiamente orchestrato dal maestro Mario Monicelli, il quale sforna una pellicola che, pur rimanendo legata ai toni amari del filone neorealista, riesce spesso e volentieri a scherzare con situazioni tipiche della commedia all’italiana.
Il romano Oreste Jacovacci (Sordi) ed il lombardo Giovanni Busacca (Gassman) sono due soldati italiani, molto poco eroi e decisamente “umani”. Con l’obiettivo unico di portare a casa la pellaccia, i due furbacchioni ricorrono ad ogni stratagemma possibile per aggirare ogni pericolo che gli si presenta davanti. Anche loro però dovranno presto rassegnarsi ad affrontare l’atroce realtà di una guerra “bastarda”, la quale ancora oggi rappresenta uno dei momenti più duri della storia del genere umano.
A mio avviso il miglior film bellico made in italy di sempre, vincitore del Leone d’oro al prestigioso Festival del Cinema di Venezia nel 1959.