“Farò quello che so fare meglio, li ucciderò tutti da chi ha preso parte a chi alzerà lo sguardo su di me.”
Non sono un grande estimatore di Denzel Washington, o perlomeno non mi piacciono tutti i suoi film a prescindere: spesso trovo che reciti solo in pellicole di “successo assicurato”. Forse questo discorso poteva valere anche per questa pellicola (ottimo cast, grande budget) ma, nonostante il mio scetticismo iniziale, mi sono dovuto ricredere e ho dovuto prendere atto che questa volta Denzel ha fatto centro anche con me. Sicuramente è stato aiutato dalla regia di Tony Scott, specialista in “Action movies” (Spy Game su tutti), che ha diretto questo film in maniera originale e fresca, “svecchiando” così una trama piuttosto banalotta.
La trama, appunto, ci racconta di un poliziotto alcolizzato fuori servizio (Creasy) che viene chiamato a fare la guardia del corpo ad una bambina benestante di Città del Messico. Fin qui niente di nuovo. Sicuramente molto più convincente la seconda parte del film, dove Creasy decide di svelare il suo lato oscuro, e contemporaneamente Denzel diventa meno “convenzionale”, dimostrandosi ottimo anche nella parte del cattivo (anche se dal cuore tenero). Film a tratti violento ma comunque non particolarmente pesante da seguire, sicuramente ha nel montaggio e nella fotografia due grandi punti di forza.