“A volte penso che ci siamo saliti tutti e tre su quella macchina”
Thriller di livello assoluto diretto dal leggendario attore e regista Clint Eastwood che si esalta con questo capolavoro tratto dal romanzo “La morte non dimentica” di Dennis Lehane. Cast semplicemente pazzesco (che si porta a casa 2 Golden Globe e 2 Oscar) capitanato da uno Sean Penn come sempre sopra le righe, affiancato da un Tim Robbins impeccabile.
1975 periferia di Boston; la vita di Dave, Sean e Jimmy, tre amici poco più che bambini, cambia per sempre quando vengono avvicinati da due loschi figuri mentre stanno giocando in strada. Dave viene sequestrato e per alcuni giorni rimarrà in balia dell’insano volere di quei mostri senza scrupoli, che lo priveranno della sua infanzia e della sua innocenza. Il ragazzino riuscirà successivamente a scappare ma non sarà mai più lo stesso, macchiato dal dolore, dalla paura e dalla vergogna che cercherà di rinchiudere nelle profondità più nascoste della sua mente.I destini dei tre si dividono e ognuno seguirà la sua strada cercando di tirare avanti: Sean fa carrira in polizia, Dave, sposato e padre di un bambino che adora, conduce un’esistenza apparentemente tranquilla, mentre Jimmy è il “re” del suo quartiere dove vive con la moglie e i figli. Il fato deciderà di riunirli a distanza di molti anni, purtroppo a causa di un’altra circostanza tragica: Katie, la figlia maggiore di Jimmy è stata brutalmente assassinata. Sean è il detective incaricato di risolvere l’intricato caso mentre Jimmy, dilaniato dal dolore, cerca di farsi giustizia da solo, svolgendo indagini parallele. Dave, dal canto suo, sembra essere visibilmente turbato tanto che la sua stessa moglie comincia a pensare che c’entri qualcosa con l’omicidio. Cosa nasconde Dave e perchè si comporta in modo così strano?
Mistero, tensione, e soprattutto un turbine di emozioni intense che lo spettatore potrà vivere attraverso gli occhi di personaggi complessi e ben caratterizzati dal punto di vista psicologico. Da lodare anche la scenografia e tutti gli aspetti della sapiente regia di Eastwood. Insomma un film tecnicamente al limite della perfezione con un fondo amaro e oscuro di ineluttabilità, quasi di magia, che sembra permeare tutta la storia. Direi che è proprio il caso di concludere con un sonante BUONA VISIONE!!
