“Noi accettiamo l’amore che crediamo di meritare.”
“The Perks of Being a Wallflower”, letteralmente significa “i vantaggi di essere una persona timida”. Wallflower è un neologismo colloquiale per definire appunto una persona che non spicca, più propriamente “che fa tappezzeria”. E’ la descrizione ideale per farci intendere appieno Charlie, il protagonista di questo lungometraggio di Stephen Chbosky, che è anche l’autore del romanzo da cui è tratto. Non posso dirvi nulla del libro in quanto non l’ho mai letto, ma vi assicuro che questo film vale la pena di essere visto.
Charlie è un ragazzo solitario e molto timido, con la passione per la lettura e il sogno di diventare uno scrittore. Apparentemente il suo problema è solo una questione di carattere, ma andando avanti con lo scorrere del film vi accorgerete che tutto nasce da episodi tragici che lo hanno scombussolato profondamente. Per questo inizia il liceo senza amici e si isola dal resto dei coetanei; parla solo con il professore di letteratura inglese, che diventerà molto importante per il giovane. Ma con un po’ di coraggio riuscirà ad avvicinarsi a Patrick e la sua sorellastra Sam, due ragazzi dell’ultimo anno, che lo inviteranno a una festa. Da questo evento nascerà un trio inseparabile e con un legame troppo forte e sincero per essere spezzato. Charlie si innamorerà ovviamente di Sam (la bellissima Emma Watson, la Hermione di “Harry Potter“), ma sarà “costretto” a essere solo un amico per colpa della sua esagerata timidezza. Ma col passare del tempo, riuscirà ad aprirsi con i suoi nuovi amici e risolvere tutti i suoi problemi.
La trama a grandi linee che vi ho descritto non rende bene l’idea di quello che rappresenta “Noi Siamo Infinito”: una toccante storia di amicizia in stile “Amici per Sempre”, dai risvolti altrettanto drammatici ma con un pizzico di romanticismo che non guasta certamente. Consigliatissimo!