“Signore, signori, il film che vedrete oggi è un omaggio al “no reason”, il più potente elemento di stile.”
Se il nome di Quentin Dupieux sicuramente non dirà nulla ai più, una piccola ricerca su internet ricorderà ai ragazzi tra i venti e trent’anni quello che è stato un idolo musicale per molti, con il simpatico pupazzetto giallo della pubblicità Levi’s (Eric) che non fa altro che muovere su e giù la testa al ritmo del tormentone “Flat Beat”, ed il nome d’arte del personaggio in questione alquanto particolare: Mr. Oizo. Rimembrate, ora? Ci troviamo di fronte ad un artista a quanto pare polivalente, che dopo aver sconvolto il panorama della musica elettronica con il suo groove particolare ed accattivante, presenta nel 2010 questo “non-film” e viene stroncato da quasi tutta la critica da cine-festival. Un incompreso capolavoro basato sul non sense. Per fortuna la gente come noi, amanti del cinema non per forza d’autore, può tenersi le critiche gratuite per i film che veramente le meritano e apprezzare con tranquillità questa commedia horror.
Il protagonista è… uno pneumatico. Sì, avete capito bene! Un copertone, di quelli comuni da automobile. E qui la domanda sorge spontanea: ma è un cartone animato? Un film d’animazione? No, no. Un film tradizionale in tutto e per tutto, che ha come protagonista questa gomma nera che rotola qua e là cercando chissà cosa, senza parlare, pensare o altro. Rotola e basta, insegue una ragazza di cui probabilmente si innamora e… fa letteralmente esplodere ciò che gli mette i bastoni fra “la ruota”! Cominciate a capire l’assurdità di tutto ciò? Bene, se questo non vi stuzzica per niente, potete lasciar perdere la visione della pellicola. Non troverete un filo logico in tutto ciò, a partire dal prologo iniziale che spiega chiaramente come sia tutto basato sul “no reason” e continuando a fianco di un improbabile pubblico che segue tutta la vicenda dal vivo con dei binocoli.
Non è mai uscito in Italia né mai vi uscirà probabilmente, vista la preferenza di film dall’incasso facile da parte dei distributori. Ma una piccola ricerca in rete vi farà trovare facilmente la versione sottotitolata nella nostra lingua, e vi assicuro che potrete apprezzarla anche da profani della commedia dell’assurdo, almeno per la grande regia e fotografia della pellicola stessa o per l’originalità della storia.