Salò o le 120 Giornate di Sodoma

Salò o le 120 Giornate di Sodoma - Pier Paolo Pasolini, 1975


Voto medio: 3,12
(425 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 145 minuti
GENERE: Drammatico, Erotico, Horror
CAST: Caterina Boratto, Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto P. Quintavalle, Elsa De Giorgi, Anna Recchimuzzi.

“Tutto è buono quando è eccessivo!”

Ultimo film, uscito postumo, del compianto Pier Paolo Pasolini (Medea, Teorema), capace anche in questo caso di suscitare scandalo con la sua arte e di attirarsi le inimicizie di ogni potere costituito. Il titolo della pellicola rimanda immediatamente al celebre romanzo incompiuto del Marchese de Sade, ed infatti i riferimenti più o meno espliciti all’opera del letterato francese sono diversi, come lo sono anche quelli alla Commedia dantesca. L’ambientazione, però, è completamente diversa.

Siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale nella Repubblica di Salò, quando il regime fascista sta ormai tramontando. Quattro distinti signori, il Duca, il Monsignore, l’Eccellenza ed il Presidente, rappresentanti dei poteri che governano l’Italia, rapiscono un buon numero di giovani, ragazzi e ragazze, e si rinchiudono con essi in un palazzo con il fine di renderli loro schiavi sessuali a base di torture ed umiliazioni fisiche e psicologiche. Assistiamo dunque a scene di sadomasochismo, coprofagia, necrofilia… insomma, non uno spettacolo adatto ai deboli di stomaco. Tuttavia, ancor più cruda è la violenza che la pellicola esercita sulla mente dello spettatore, che viene spinto a riflettere sui significati simbolici e metaforici di un’opera la quale vuole essere in primo luogo una feroce critica al potere ed alla società dei consumi che si è via via impadronita dell’Italia a partire dal boom economico: il vero neo-fascismo per Pasolini.