“In sette giorni Dio creò il mondo; in sette secondi io ho distrutto il mio.”
Definire questa produzione della premiata ditta Muccino – Smith è cosa assai complicata: ci proverò con cautela e senza esagerare con i complimenti, anche se sarà dura non sviolinare più di tanto per quello che io reputo essere uno dei cinque o dieci film migliori di sempre. Nel suo genere (drammatico all’inverosimile) è sicuramente in vetta ai film che mi hanno fatto piangere di più. Il trucco per far bagnare il fazzoletto di lacrime può sembrare che sia nel finale: dopo una scena iniziale che crea confusione, ed una trama quasi totalmente misteriosa e fuorviante, si arriva ad una conclusione ad effetto che risolve tutti i quesiti che si sono accumulati nella nostra testa. Vi assicuro però che anche rivedendo il film vi commuoverete come non mai, pur sapendo benissimo tutte le motivazioni e le dietrologie dei comportamenti del protagonista (un espressivissimo Will Smith)… beato chi si appresta ad ammirare quest’opera cinematografica per la prima volta, comunque.
Purtroppo della storia non posso dirvi nulla, essendo molto intrecciata su se stessa grazie alle mirate analessi… ma spero lo stesso di avervi incuriosito, credo che questo capolavoro debba essere assolutamente visto da tutti!
Per il proprio benessere e soprattutto per avere una certa maturità di intelletto e di coscienza, ai tempi d’oggi è fondamentale il sapersi pentire e chiedere scusa. Vi assicuro che di spunti per riflettere sull’argomento ne troverete molti!