– Si ricorda i Monty Python cosa dicevano?
– Cosa? Guarda sempre il lato positivo della vita?
– No! Nessuno si aspetta l’Inquisizione Spagnola!
Cosa mi piaccia di più di questo film non so proprio dirlo. Una delle coppie più belle dei film romantici anni ’90? La profonda morale che dice che il destino può prendere mille strade, ma che due anime affini prima o poi si incontrano? La grandiosa tecnica di racconto che mette in parallelo trame diverse? Non saprei proprio scegliere l’elemento chiave che fa di questo film uno dei miei preferiti… sebbene sia una molto leggera commediuola dal facile sentimentalismo! Proverò a spiegarvelo dal mio personale punto di vista frutto di una recente esperienza a Londra, città dove è ambientata la pellicola.
Helen ha un fidanzato che la tradisce. La sua vita è molto legata a questa triste verità, infatti la diramazione che la storia prende si basa sul fatto che lei scopra la tresca o meno. Le “sliding doors”, le porte scorrevoli, sono quelle della metropolitana di Londra: una versione le vede chiudersi inesorabilmente e permettere al moroso di prendere tempo e farla franca; la variante invece concede alla ragazza di salire sulla metro, incontrare quello che si rivelerà l’uomo giusto e tornare a casa per beccare con le mani “nel sacco” l’infedele convivente. Inutile dire quale delle due vie lo spettatore preferisca, sebbene i finali facciano rivalutare il tutto (non vado oltre per non rovinarvi la visione).
Nulla di più! O meglio… Le storie sono molto semplici e basate su questo bivio “porte aperte/chiuse”, ma la dicotomia è molto più significativa: James/Gerry. Sembra scontato, ma più procede il film più risulta evidente (e in questo il regista è stato bravo) che la vita con il fidanzato traditore risulta comunque infelice, nonostante a mio avviso Gerry non sia maligno (come la sua amante) ma solo umano, soggiogato dalla ex fidanzata. I climax qua sono palesi e inversi: sempre più triste e meschina la vita affettiva (ed anche lavorativa!) con uno, dalle stalle alle stelle invece con l’altro. Fino al punto in cui le due storie sembrano intrecciarsi, ma differiscono, sorprendono e colpiscono con due bellissimi finali.
Ora… io non voglio convincere nessuno ad aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà di un tradimento come un’occasione per cambiare radicalmente la propria vita (esiste anche il perdono, se l’amore è sincero)… Né tantomeno far intendere che un viaggio in metropolitana o il conoscere una nuova persona possa essere l’incontro che cambia la vita. Dico solo che questo è un film da vedere assolutamente, perché ha lo scopo di regalare a due anime gemelle l’occasione di realizzare ciò che il destino ha riservato per loro. Serendipity fa scuola da questo punto di vista, ma Sliding Doors mostra anche l’altra faccia della medaglia, se proprio non bastasse alle più ottuse ossessionate dagli ex morosi!