The Imitation Game

The Imitation Game - Morten Tyldum, 2014


Voto medio: 4,45
(20 voti totali)

Film consigliato

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DURATA: 113 minuti
GENERE: Biografico, Drammatico, Storico, Thriller
CAST: Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear.

“Sono le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare.”

Film basato sulla biografia di Alan Turing, uno dei maggiori matematici del secolo passato, a cui l’umanità deve più di quanto si pensi. Alan è un bambino brillante negli studi ma solitario nella vita sociale; viene spesso preso di mira dai suoi compagni per i quali è lo zimbello da deridere ed il debole a cui operare bullismo. La violenza, dirà lui qualche anno più tardi, piace all’uomo perché è appagante. Ciò che però appaga Alan invece è lo studio, ed in particolar modo la teorizzazione di una macchina che può imitare la mente umana. Un acume che lo porterà a lavorare per i servizi segreti britannici durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Questo darà un obiettivo alla sua vita, l’unico, a suo dire, per cui valga la pena lottare durante quegli anni di grande sofferenza: lo sviluppo di una macchina in grado di decifrare il codice “Enigma”, linguaggio cifrato che i tedeschi usano in quegli anni per trasmettersi messaggi di guerra. La sua ossessiva ricerca della chiave di lettura corrisponderà purtroppo ad una altrettanto ossessiva persecuzione omofoba nei suoi confronti che lo porterà a spegnersi nell’oblio, non prima di aver salvato la vita a 14 milioni di persone ed aver letteralmente vinto la guerra.

Mi sono volutamente dilungato nella trama perché il film racconta un fatto storico che non ci si può permettere di ignorare e che ha reso il mondo di oggi migliore e probabilmente molto più libero. È giusto rendere omaggio ad un uomo troppo poco conosciuto alla massa (tra l’altro definito come uno dei padri fondatori dei moderni computer) e ad una pellicola di grande livello, che non a caso ha collezionato molte candidature agli Oscar 2015. Dopo il successo di “Headhunters” il regista Tyldum si ripete, affrontando tematiche diverse ma con un lavoro ancora più potente e toccante.