“Comunque sia, per me era già finita tanto tempo fa.”
In un futuro prossimo, a dieci anni di distanza dal collasso dell’economia mondiale, l’Australia è ormai ridotta ad un infinito e disabitato deserto dove gli ultimi baluardi della legge rimasti sono delle piccole unità militari che poco possono per mantenere l’ordine in una società ormai vittima della criminalità e in cui vige la legge del più forte. In questo tipico scenario distopico e post apocalittico si muove Eric (Guy Pearce), un vagabondo solitario che sembra aver perso tutto (senno compreso) all’infuori della sua auto. Quando anche questa gli viene sottratta da una banda di criminali in fuga, non esiterà a mettersi sulle loro tracce, determinato a recuperare la sua ultima proprietà. Nella sua caccia Eric si imbatterà in Rey (Robert Pattinson), fratello di uno dei ladri che gli hanno sottratto il prezioso veicolo, il quale era stato abbandonato dal resto del gruppo in quanto gravemente ferito. Da questo momento il film si trasformerà in una sorta di road movie in cui la strana coppia formata da Eric e Rey attraverserà per chilometri la meravigliosa desolazione dei paesaggi australiani.
Film che per ambientazione e tematica rimanda inevitabilmente al ben più celebre Interceptor, anche se in realtà l’opera ha poco da spartire con la fortunata saga di Mad Max. The Rover risulta una pellicola assai riflessiva, colma di silenzi e che lascia da parte l’azione pura per dare spazio alle immagini (fotografia magistrale) e alla caratterizzazione dei due protagonisti, molto ben interpretati da Pearce e Pattinson.