“Mi chiamo Veronica e sono Neptune dipendente. Ciao Veronica.”
Una premessa è doverosa da fare: questo film è ricco di richiami e di “cose date per scontato” che lo legano alla serie TV andata in onda tra il 2004 e il 2007 in America (e quasi contemporaneamente in Italia). Inoltre, lo ammetto, non è uno di quei thriller di crimine che ti tengono sulle spine fino a che tutto non viene svelato. Prendiamolo per quello che è: una mega-puntata in versione sequel del celebre telefilm per ragazzi, appunto, “Veronica Mars”. Per chi se lo ricorda con piacere, come me, è sicuramente un’oretta e mezza abbondante di tuffo nel passato a fianco della bella (e brava) Veronica, giovane ragazza dalle spiccate doti investigative e con un senso dell’humor particolarmente pungente, nota che caratterizza positivamente tutta la serie televisiva e questa stessa pellicola.
Sono passati nove anni da che Veronica si è lasciata alle spalle Neptune, la cittadina californiana classista e crudele che l’ha vista nascere e crescere. La nostra protagonista si è ormai laureata in giurisprudenza e vive ora a New York con il fidanzato Piz, storica fiamma dei tempi del college. Ma la calamita neptuniana è “in agguato” e comincia ben presto la sua opera di richiamo: Logan rischia una condanna pesante, accusato dell’assassinio della fidanzata Carrie, pop star di livello internazionale. A chi potrà mai rivolgersi il bell’ex fidanzato se non alla smascheratrice più arguta e sagace che abbia mai conosciuto? Nove anni di silenzio e Veronica non ci pensa su, andando a rivivere e rivedere luoghi e persone del suo passato non tanto felice. Avremo così modo di reincontrare (quasi) tutti i personaggi del telefilm, accompagnando Veronica nell’ennesima indagine che tanto ci mancava.
Sappiate che tutto ciò è merito dell’amore e della passione dei fan di tutto il mondo, finanziatori in prima persona del film mediante una raccolta fondi su un noto sito di crowd funding: record su record battuto per la campagna di realizzazione di questo seguito; i 5,7 milioni di dollari raccolti credo parlino da soli in merito a quello che la serie TV ha significato per un’intera generazione.