A Serbian Film

Српски филм (Srpski Film) - Srdjan Spasojevic, 2009


Voto medio: 3,48
(58 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 104 minuti
GENERE: Horror
CAST: Srdjan Todorovic, Sergej Trifunovic, Jelena Gavrilovic, Ana Sakic, Katarina Zutic.

“Permettimi di mostrarti il potere di una vera vittima!”

Ammetto di essere stato in seria difficoltà quando mi sono finalmente deciso a scrivere questa recensione. A lungo sono rimasto a fissare la tastiera del portatile senza sapere quali tasti digitare. Cominciando dalle cose semplici posso affermare in primo luogo che “A Serbian Film” NON è un film da vedere assolutamente. Anzi, se siete deboli di cuore e di stomaco oppure soffrite di insonnia NON guardatelo! Questa pellicola proietta lo spettatore in un turbine di violenza inaudita, sbattendogli in faccia un concentrato di perversione che farebbe accapponare la pelle al più crudele scienziato nazista. Sto parlando di scene di sesso esplicite, sangue, uccisioni, torture, sadismo, pedofilia e chi più ne ha più ne metta. Comunque niente a che vedere con Hostel &co., questo film è, a mio avviso, meno “schifoso” visivamente (almeno nelle scene di sangue), in quanto vicino ad uno splatter esagerato negli effetti speciali, mentre turba invece tantissimo a livello psicologico, soprattutto in alcune scene particolarmente “dure da digerire”.

Il lungometraggio appare all’inizio stranamente lento, ma si intuisce che sta per esplodere da un momento all’altro; e così è, grazie ad un finale tutto in crescendo che non potrà non sconvolgervi. Sono inoltre rimasto positivamente impressionato dalla colonna sonora.

La trama: Miloš è un’ex stella del porno ormai in pensione, felicemente sposato e con un figlio. Allettato da una proposta economica da capogiro decide di prendere parte ad uno strano progetto del misterioso produttore cinematografico Vukmir. Ben presto, però, l’attore si rende conto della follia del suo nuovo datore di lavoro, ma è ormai troppo tardi e per lui incomincia un incubo assurdo nel quale saprà trascinarvi senza pietà alcuna. Che altro dire; più follia che genio, brutale ma sicuramente difficile da dimenticare. Dietro tutta questa violenza poi sembra nascondersi comunque una forte critica della Serbia e del suo governo da parte del regista.