“E’ la vita, non importa che svolta tu prenda. Il destino è sempre a un passo da te, e aspetta che tu inciampi.”
Mentre sosta in un autogrill, lo sconsolato pianista Al Roberts ascolta una canzone e ricorda il suo passato recente. A New York, ha suonato il pianoforte in una discarica di night-club dove la sua amata fidanzata Sue Harvey era la cantante. Sue decise di trasferirsi a Los Angeles, in attesa di avere l’opportunità di sfondare nel cinema. Non le riesce però il colpo di fortuna e Al decide di recarsi a Los Angeles per incontrarla. Senza soldi, fa l’autostop e incontra Charles Haskell Jr., diretto proprio a Los Angeles. Quando Charles muore inaspettatamente, Al decide di assumere la sua identità, dato che la polizia non crederebbe mai alla verità sulla sua morte. In una stazione di servizio, dà un passaggio a Vera, una donna che ha conosciuto Charles e tenta quindi di ricattare Al. Come andrà a finire?
Noir esemplare di Edgar G. Ulmer (“Venere Peccatrice”, “Uomini di Domenica”). Sorretto da una sceneggiatura solidissima, ha un plot twist a metà film tra i migliori del suo genere. La breve durata lo aiuta a non diluirsi troppo e a tenere l’attenzione sempre alta. Finale a dir poco geniale. Cast privo di divi ma dove spicca la sempre onesta Ann Savage e il simpatico Tom Neal.