Dietro le quinte di…

Il Segreto dei suoi Occhi

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“Il Segreto dei suoi Occhi”, diretto dal rinomato Juan José Campanella e vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero nel 2009, rappresenta un vero e proprio gioiello del cinema latinoamericano del XXI secolo. Questa pellicola, che si basa sul romanzo “La pregunta de sus ojos” di Eduardo Sacheri (che ha collaborato anche alla sceneggiatura del film), vede protagonisti Ricardo Darín e Soledad Villamil nei ruoli di Benjamín Espósito e Irene Menéndez Hastings. La trama si snoda attorno alla figura di Espósito, ex impiegato di un tribunale penale di Buenos Aires, ossessionato da un caso irrisolto: l’atroce assassinio di Liliana Coloto. Mentre tenta di scrivere un romanzo sull’accaduto, Espósito si ritrova ad affrontare un viaggio che lo porterà a confrontarsi con temi quali la corruzione, l’impunità, l’amore e la vendetta, attraversando due epoche storiche fondamentali dell’Argentina: la dittatura militare e gli anni della democrazia.

Ecco alcune curiosità sul film che potrebbero arricchire la tua conoscenza del film:

Eduardo Sacheri ha trovato spunto per il suo romanzo da un reale caso di omicidio degli anni ’70, raccontatogli da un amico avvocato. Questo evento, mai risolto, ha gettato le basi per la storia di un amore nascosto e un mistero irrisolto che intrecciano le vite dei protagonisti.

Campanella aveva in mente Ricardo Darín fin dall’inizio per il ruolo di Espósito, ma trovare l’attrice giusta per interpretare Irene è stato più complesso. Dopo aver considerato diverse candidate, la scelta è caduta su Soledad Villamil, già diretta da Campanella in “El mismo amor, la misma lluvia”.

Notoriamente conosciuto per i suoi ruoli comici, Francella ha sorpreso pubblico e critica con la sua interpretazione di Pablo Sandoval, amico e collega di Espósito. Per rendere il personaggio più credibile, Francella ha perso 9 chili e ha adottato un look trasandato.

La sequenza dello stadio, che vede Espósito e Sandoval inseguiti dall’assassino, è stata una delle più complesse da realizzare, richiedendo mesi di lavoro e l’uso di effetti speciali per ricreare l’atmosfera di un vero incontro di calcio.

Federico Jusid ha composto una colonna sonora che si adatta perfettamente all’atmosfera del film, contribuendo a intensificarne le emozioni. La musica accompagna i momenti chiave, arricchendo la narrazione.

Il titolo originale del romanzo, “La domanda dei suoi occhi”, è stato modificato in “Il segreto dei suoi occhi” per la versione cinematografica, per conferire alla storia un tono più misterioso e coinvolgente.

La regia fotografica di Félix Monti gioca un ruolo cruciale nel film, utilizzando una palette di colori differente per distinguere le due linee temporali e creare atmosfere uniche che riflettono i diversi periodi storici.

Senza svelare dettagli, il finale del film rimane uno dei più discussi e apprezzati del cinema argentino, riuscendo a sorprendere lo spettatore con un colpo di scena inaspettato.

La sceneggiatura del film fu scritta da Campanella e Sacheri, basandosi sul romanzo di quest’ultimo. Il processo di adattamento fu molto collaborativo, e entrambi gli autori apportarono diversi cambiamenti e aggiustamenti per migliorare la storia e i personaggi. Eliminarono alcuni personaggi secondari, cambiarono l’ordine di alcune scene ed aggiunsero alcune scene nuove.

Il nome originale del personaggio di Benjamín nella novella è Chaparro, ma è stato cambiato in Espósito per evitare associazioni negative con la statura nel pubblico messicano.

Grande appassionato di calcio, Sacheri ha inserito nel film riferimenti alla sua squadra del cuore, l’Independiente, contrapponendola al Racing Club, squadra per cui tifa l’assassino del film. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore strato di rivalità alla narrazione.

Javier Godino, l’attore che interpreta Isidoro Gómez, si rifiutò categoricamente di mostrare il suo corpo nudo sullo schermo, per cui la scena in cui Gómez espone le sue parti intime fu realizzata al computer. Secondo Godino, non voleva che sua madre vedesse quella scena.

L’edificio dei tribunali dove lavorano Espósito e Irene è stato ritoccato digitalmente, poiché nel periodo in cui si svolge la parte presente del film, l’edificio era stato completamente restaurato. Campanella voleva mostrare il contrasto tra il passato e il presente, e per questo ha fatto apparire l’edificio più vecchio e deteriorato nelle scene del 1974.

“El Secreto De Sus Ojos” è stato il primo film nella storia a vincere l’Oscar come miglior film in lingua non inglese, essendo stato girato interamente in formato digitale. Campanella ha optato per questa tecnica perché gli permetteva di avere più controllo sull’illuminazione, il colore e il suono del film. Inoltre, è stato il primo film argentino ad essere lanciato in formato Blu-Ray.

Questa è la seconda pellicola argentina a vincere l’Oscar come miglior film in lingua non inglese; la prima fu l’eccezionale “La Historia Oficial” del 1985, diretta da Luis Puenzo. Anche questo film affrontava il tema della dittatura militare e delle sue conseguenze, raccontando la storia di una donna che scopre che sua figlia adottiva è figlia di desaparecidos. Entrambi i film riflettono la storia e la memoria dell’Argentina.

Per saperne di più su questo film da vedere, leggi la recensione completa:

IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI

IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI

El Secreto de sus Ojos - Juan José Campanella, 2009

Argentina, 1999. Benjamín Espósito è un agente del tribunale federale ormai in pensione che decide di rivivere una parte fondamentale della propria vita scrivendo un romanzo che ha come trama principale un caso di omicidio di cui si era occupato ben 25 anni prima: il caso Morales. In questo modo, attraverso un lunghissimo flashback che a tratti si fonde con il tempo presente, lo spettatore viene a conoscenza della tragica fine della giovane Liliana Colotto, violentata e brutalmente uccisa e della disperazione del marito di questa, Ricardo Morales, il quale non riesce a darsi pace per la perdita della consorte. Parallelamente alle indagini ed alla trama “thriller”, Benjamín prova a ricostruire anche la sua storia con la collega Irene, un am… [CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO]