“C’è un posto dove le tue fantasie più malate sono possibili, dove puoi sperimentare tutto quello che desideri, dove puoi torturare, punire o uccidere… Pagando.“
Tarantino e il suo gusto non si smentiscono mai. Con questa pellicola prodotta da lui e diretta da Eli Roth però divide un po’ il pubblico: c’è chi pensa che abbiano esagerato col sangue a discapito della ricchezza della trama, e c’è chi, come me, trova in “Hostel” un capolavoro del pulp, dell’horror e del thriller. Bestiale la brutalità con la quale si svolge l’intero film, roba che chi non lo ha mai visto non può nemmeno immaginare. Ricordo che quando andai a vederlo al cinema da ragazzo, rimasi stupito dal fatto che all’ingresso della sala consegnassero dei sacchetti per il vomito… poi capii il perché!!! Certamente è sconsigliato per i deboli di cuore ma soprattutto per quelli di stomaco, scene così crude è difficile vederle sullo schermo! E per questo non finirò mai di ringraziare i signori Eli, Quentin e il loro genio “malato”.
Storia allucinante: tre ragazzi americani con lo zaino in spalla per un “puttan tour” europeo, alla ricerca del divertimento. Un incontro casuale e una golosa dritta li porteranno a cambiare itinerario a favore dell’est Europa, dove la “fica” è più allettante e disponibile. L’ostello consigliato però si rivelerà sede di un inaspettabile segreto, il più truce e assurdo che ci si possa immaginare…
Non ti svelo altro, non posso toglierti la sorpresa se non ti sei mai goduto quest’opera e ti accingi a farlo. Attento però: preparati psicologicamente al peggio e non mangiare nulla prima di premere “play”, rischieresti di rincontrare il tuo pasto a metà visione!
Non sconsiglio il sequel, “Hostel, Part II”… certamente non oso paragonarlo minimamente a questo splendore di sangue e nervi, ma comunque gli affezionati alla pellicola credo che debbano vederlo. Buon soggiorno nell’ “Hostel”!!!