“Si può sapere perché vuoi combattere?”
Russell e Rodney Baze sono due fratelli molto legati ma anche molto diversi tra loro. Ciò che sicuramente li accomuna è il destino avverso che la vita ha riservato ad entrambi. Russell, il maggiore dei due, finisce in carcere per omicidio colposo, avendo ucciso due persone in un incidente stradale. Dopo aver scontato la sua condanna ritroverà il proprio impiego come operaio nella fornace locale ma dovrà fare i conti con una duplice perdita: quella del padre, il quale aveva assistito durante la sua malattia, e quella della ex compagna Lena, che nel frattempo si è rifatta una vita insieme allo sceriffo della città. Rodney, invece, è un soldato in congedo che si porta dietro gli orrori della guerra in Iraq e sembra aver intrapreso un cammino di autodistruzione, il quale lo condurrà in un losco giro di incontri clandestini di lotta a mani nude. Quando Rodney verrà fatto sparire dal temibile criminale Harlan DeGroat, suo fratello Russell inizierà una disperata caccia all’uomo sospinto dalla fiamma della vendetta.
Pellicola “quadrata”, non un capolavoro assoluto ma sicuramente meritevole. Punti di forza sono, a mio avviso, la fotografia e le interpretazioni di un cast di primissimo livello, tra cui spicca un infallibile Christian Bale (nei panni di Russell), attore fra i più versatili in circolazione, davvero capace di adattarsi ad ogni ruolo che recita.