“Tutto è possibile quando incontri qualcuno che crede in te.”
Cosa succederebbe se un professore brillante e sicuro di sè, abituato ai pacati studenti del liceo classico più chic del centro di Parigi, venisse improvvisamente trasferito in un istituto della Banlieue popolato da studenti demotivati e “difficili”? È proprio a questa domanda che Olivier Ayache-Vidal vorrebbe provare a rispondere, raccontandoci con il suo ultimo film “Il Professore Cambia Scuola”, una storia emozionante e divertente, di un’ironia mai banale.
Il bravissimo Denis Polaydes, il professore Francois Focault nel film, durante una festa per la presentazione di un libro di un amico, cerca di fare colpo su una avvenente invitata, esponendole le sue convincenti teorie sulle lacune del sistema educativo francese. La ragazza che, inaspettatamente, lavora proprio per il ministero dell’istruzione, lo prende sul serio e da il via a questo esperimento che cambierà la vita del professore e degli studenti che incontrerà, trasferendolo per un anno in una scuola ai margini di Parigi. L’arrivo in periferia è uno shock: i problemi degli studenti sono i problemi della complessità socio-politica della Banlieue, a cui il professore non è abituato e a cui non riesce a far fronte con la sua usuale severità e disciplina. Durante quest’anno infatti, sperimenterà sulla sua pelle il fallimento delle sue teorie pedagogiche e scoprirà attraverso l’empatia un altro modo insegnare.
Il film riesce a fare sorridere, offrendo però una fotografia dell’istruzione pubblica e ponendo interrogativi importanti sull’ eccessiva rigidità dei provvedimenti disciplinari e sui limiti dell’educazione standardizzata, uguale per qualsiasi tipo di studente. Grazie ai ragazzi della classe, tutti ottimi attori non professionisti, e ai dialoghi vivaci, è facile identificarsi con i personaggi e voler scoprire come proseguiranno le loro vite. Lo stile apparentemente documentaristico del film ci racconta bene il percorso del professore, che da rigido single problematico inizia a prendersi cura degli studenti, riscopre la sua umanità ed in qualche modo anche la sua capacità d’amare.