“Mi sa che siamo stati risucchiati nel gioco e siamo diventati l’avatar che abbiamo scelto!”
Jumanji: Benvenuti nella Giungla è il sequel del simpatico Jumanji del 1995, un cult per molte generazioni, tratto a sua volta dal meraviglioso libro del 1981 di Chris Van Allsburg. Nel film del 1995, i giocatori del misterioso gioco da tavolo “Jumanji” trovano la propria realtà invasa da diversi predatori animali e umani. Nella versione del 21° secolo, quattro tipi molto diversi di adolescenti in punizione vengono trascinati in una giungla cibernetica, dove si ritrovano ad abitare i corpi degli avatar selezionati. Il risultato è che Dwayne Johnson (che interpreta un nerd che si ritrova nel corpo di The Rock) guarda i suoi enormi bicipiti con lo stesso nostro stupore, mentre Karen Gillan (che impersona una ragazza disadattata) guarda le sue gambe impossibilmente lunghe come se pensasse “come faccio a camminare su queste cose?”; Jack Black (abitato da una bionda liceale) storce il naso di fronte al proprio riflesso, e Kevin Hart (l’avatar di un ragazzino nero occupato dal classico campione sportivo) urla “dov’è il resto di me?”.
I quattro ragazzi devono collaborare per sopravvivere ai vari ostacoli letali e ripristinare una gemma preziosa al suo posto, in cima ad una montagna. Se non lo fanno, rimarranno bloccati nel gioco per sempre. La prova? L’avatar di un ragazzo intrappolato lì dal 1996! Così dovranno capire come usare le abilità e i “propri” punti di forza per coprire le debolezze altrui, per non rischiare di perdere le 3 vite a disposizione e fare la stessa fine. Un upgrade riuscitissimo di un moderno classico per ragazzi, Jumanji: Benvenuti nella Giungla non delude affatto le aspettative, anzi. Riesce a combinare efficacemente commedia ed azione con quanto pericolo basta per tenere lo spettatore con il fiato sospeso.