Anne, tu non sei morta, sei solo rotta.
La giovane Lucie, dopo il suicidio della madre, decide di tornare al lavoro facendo da infermiera ad anziani problematici. Tra le tante storie dei pazienti, rimane colpita da quella di Madame Jessel, ex intransigente insegnante di danza ormai in coma irreversibile; si narra che nella sua dimora si celi un prezioso tesoro. Lucie, insieme ad alcuni suoi amici, desiderosa di cambiare vita, decide di andare alla ricerca di questa fortuna.
Dovrebbero inventare una categoria a se stante per questo film, in cui di scene horror nel vero senso della parola se ne vedono solo dopo 55 minuti; eppure l’ansia sale, insieme alla curiosità, perchè ti domandi che tipo di paura e di spavento ti attenda dopo l’apertura di una porta o lo scostamento di una tenda. Qualcosa sullo svolgimento della trama si intuisce dall’inizio, ma non sai bene cosa.
La definirei una fiaba gotica, a tratti poetica. Non è un capolavoro del genere,anche perchè alcuni interrogativi rimangono senza risposta (ma che poteri hanno in realtà gli abitanti della casa?) ma ha il suo perchè ed affascina.