Nymphomaniac

Nymphomaniac - Lars von Trier, 2013


Voto medio: 3,80
(44 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 240 minuti
GENERE: Erotico
CAST: Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Willem Dafoe.

“Perché non volare, visto che hai le ali?”

Sono appena uscito dal cinema dopo aver visto Nymphomaniac Volume 1 e solo mi vengono in mente tre parole: LARS VON TRIER. Il genio di Copenaghen confeziona l’ennesimo film stupendo, una vera opera d’arte, anche se per certi aspetti decisamente lontana dalla poetica e dallo stile propri del regista. Sono ancora estasiato e non vedo l’ora di godermi il Volume 2 per riempire il vuoto lasciato dai puntini di sospensione con cui si conclude la prima parte del lungometraggio.

Una fredda sera d’inverno, Selingman (Skarsgård), uomo mite e raffinato, trova una ragazza svenuta in un vicolo e con evidenti segni di percosse su tutto il corpo. Joe (Gainsbourg), questo è il nome della donna, decide di accettare l’aiuto di Seligman e lo segue fino a casa sua. Lì, tra un tè e un altro, Joe comincia a raccontare la sua storia ed il film si converte in una lunga analessi in cui lo spettatore viene cataputalto nel torbido passato della giovane, un passato alla costante ricerca dell’orgasmo. Joe è infatti una ninfomane, schiava del suo morboso desiderio di piacere sessuale. È così che uno dei registi più polemici e controversi del cinema, accusato spesso di antisemitismo e misoginia, decide di suscitare ulteriore scandalo nell’ambiente proponendo un film costellato da scene di sesso esplicito, molto più reali che in un qualsiasi film hard di bassa lega, ma che personalmente non ho trovato mai squallide né volgari. La pellicola è pervasa da una sottile ironia costante e trabocca di referenze e citazioni colte, letterarie e religiose, volte ad instaurare una relazione di complicità tra regista e spettatori più attenti e preparati. Inoltre, grazie alla figura di Selingman, che funge da narratario delle confessioni lussuriose di Joe, il pubblico può sentirsi maggiormente coinvolto nella trama e vivere intensamente ogni sequenza.

Ma a colpirmi è stata anche l’abilità del regista con la macchina da presa, come la muove saggiamente, la scelta dei piani, l’uso del bianco e nero e di altri effetti che contribuiscono tutti a rendere questa pellicola un prodotto di elevatissima qualità. Come non citare poi anche l’ottimo cast, capitanato dalla Geinsbourg, che già aveva lavorato con Trier in Melancholia, e da un fedelissimo del cineasta danese come Stellan Skarsgård. Da segnalare anche la prova della debuttante Stacy Martin, avvenente modella inglese che dimostra grandi dote recitative oltre che un grandissimo coraggio; diciamo solo che avrebbe potuto scegliere una pellicola meno complicata per “sverginarsi” come attrice. Bene, sono stato un po’ caotico, lo ammetto, ma sono ancora in estasi. Spero comunque vi sia arrivato il messaggio: Nymphomaniac è un film da vedere assolutamente (ovviamente solo se avete già compiuto 18 anni)!