“…è nato prima l’uovo o la gallina?”
“Il gallo.”
Siamo di fronte ad un problema spesso ricorrente: i titolisti di alcuni film andrebbero impallinati. So di essere superficiale ma un film che si chiama “Predestination” non mi invoglia ad andare al cinema; oggi, inoltre, mi sento particolarmente severo, quindi boccio anche la locandina che mi puzza di film western/fantascientifico. Ok… ora che mi sono sfogato posso passare a parlare dei motivi per cui consiglio questo film; “Predestination” è sostanzialmente un film sui viaggi temporali, ma questo lo si evince solo nella seconda metà della vicenda. Infatti, dopo un’introduzione che ci anticipa la vera natura del film, la trama scorre lineare e ci racconta di un barman che si imbatte in uno scrittore. Il misterioso avventore dice di avere una storia incredibile da raccontare. La sua vita si rivela tanto assurda quanto straordinaria. Il barman dapprima si rivela sorpreso, salvo poi rivelarsi a conoscenza dei fatti e parte integrante di questa vicenda.
Da qui in avanti “Predestination” ci mostra il suo animo fantascientifico che, attraverso i viaggi temporali, disegna una trama paradossale ma decisamente affascinante. Un intreccio di destini che mi ha convinto a pieni voti, nonostante una recitazione secondo me rivedibile da parte dei due protagonisti. Il risultato è purtroppo la media tra idea vincente e recitazione mediocre; nonostante ciò rimane uno dei migliori film di fantascienza usciti nelle sale nel 2015. Non sottovalutatelo (come il sottoscritto.)