“La grandezza dell’amor di Dio si riconosce dalla grandezza del desiderio che l’uomo ha di patire per amor suo.” San Filippo Neri
Commovente fiction Rai sulla vita di uno dei Santi più amati di sempre: Pippo il Buono, ossia Filippo Neri, interpretato da un insolito Gigi Proietti. La miniserie, in due puntate, si pone come racconto biografico di questo grande personaggio cattolico, privilegiando ed offrendo una visione più intimistica piuttosto che storica del sacerdote proclamato santo nel 1622.
È un film da vedere, a mio avviso, non tanto per la regia o altri aspetti tecnici della pellicola quanto per ciò che essa trasmette a livello di emozioni. Ci regala la vera “anima” del santo, quella che fu messa a disposizione per quanto di più buono e puro ci possa essere al mondo: i bambini. Egli infatti fu l’inventore dell’Oratorio, e la storia che vediamo rappresentata ci parla delle tante difficoltà avute nel creare questo tipo di ritrovo per giovani. Forse la recitazione, soprattutto quella dei più piccoli, non eccelle per bravura o talento… ma il sorriso di Proietti e la sua simpatia compensano e rimandano a tutte le qualità che furono del “giullare di Dio”, il sarcastico ma pieno d’amore San Filippo.
Molti sono i punti d’incontro di questa serie con il famosissimo “State Buoni se Potete” (1983) , ma anche molte le parti che non combaciano: questo perché tutte e due le trasposizioni su schermo sono rivisitazioni della vita del Santo. Ciò che le accomuna è l’immensità del protagonista, ottimamente interpretato anche da Johnny Dorelli nel sopracitato film. Da non perdere, sia che siate credenti che non… Un personaggio così pieno d’amore (e che lo trasmette così limpidamente) è raro trovarlo in altri film!