“Scusi, della ‘Che Guevara’ c’avete anche i borselli?”
Dai… non fate gli intenditori con la puzza sotto il naso che snobbano un film solo perché è interpretato da un comico di Zelig che non vi fa nemmeno ridere. Tra l’altro voi Zelig non lo guardate, quindi neanche potete saperlo. Io ero come voi: scettico, scetticissimo nei confronti della solita commediuola italiana con poche idee e grappoli di luoghi comuni. Sole a Catinelle è proprio questo, ma ha un pregio: fa davvero tanto ridere.
Racconta di Checco, un venditore di aspirapolvere porta a porta che parla per frasi fatte e apre un finanziamento al giorno per comprarsi televisori e telefonini. La crisi però toccherà anche lui e rovinerà il suo matrimonio. Quando deciderà di premiare il figlio con una vacanza nel “ridente” Molise la sua vita svolterà. Credo di aver detto tutto, il resto non ve lo anticipo tanto è ininfluente; Sole a Catinelle è una pellicola divertente e davvero piacevole, trama e sviluppi sono secondari. Lo so che anche voi siete dei cinefili dal palato fino che volete visionare solo pellicole impegnate e dirette da grandi maestri, ma se avete l’occasione di passare una serata leggera e farvi quattro risate prendete in considerazione la terza interpretazione di Zalone al grande schermo (dopo gli altrettanto piacevoli “Cado dalle Nubi” e “Che Bella Giornata”), forse dietro a quelle barbe lunghe da filosofi riderete di gusto anche voi!