“Lei è un controllore, controlli! Se fosse un ragioniere… ragioni!”
Vi sembrerà una cavolata, ma credo che questo film vada preso in considerazione seriamente parlando di comicità italiana. Eh sì, innanzitutto perché il cast è talmente pieno di umoristi della televisione nazionale che farebbe invidia agli attuali Zelig o Colorado Cafè, risultando sicuramente più divertente per un pubblico cresciuto a pane e Mai Dire Gol. Poi perché, diciamocelo, dopo la generazione De Luigi – Crozza – Aldo, Giovanni e Giacomo, la TV nostrana non è più stata la stessa cosa. Sfido chiunque a paragonare uno qualsiasi dei commedianti di questa pellicola a quelli che attualmente calcano i palchi dei live show italiani. Non ce n’è per nessuno!
Il presidente della Totem Arts, Leone Stella, è intenzionato a cedere la sua milionaria attività a qualcuno che abbia i suoi stessi nome e cognome (o viceversa in caso di donne), a patto che egli venga battuto nell’ultima versione del suo videogioco più blasonato. I concorrenti, 57 fortunati omonimi, dovranno però cimentarsi in una gara reale e superare le stesse prove che il presidente affronterà virtualmente. Ma non è tanto la trama in sé a suscitare interesse ed irriverenza, quanto le gag che si susseguono durante lo svolgimento. Il commento ad opera della mitica Gialappa’s Band poi, è la ciliegina sulla torta che ci riporta ad una quindicina di anni fa, quando i programmi comici in TV erano veramente comici. Il trio infatti sarà commentatore di questa frenetica gara per accaparrarsi la poltrona più alta della multinazionale, seguendo i concorrenti con videocamere ed auricolari assegnati ad ognuno di essi. Non perdetevi queste divertenti scene di fine anni ’90, potrete scoprire (o riscoprire) una pellicola che è purtroppo caduta nel dimenticatoio! E se ciò non bastasse… leggetevi bene il cast, rimarrete a bocca aperta!