Veloce come il Vento

Veloce come il Vento - Italian Race - Matteo Rovere, 2016


Voto medio: 4,36
(114 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 119 minuti
GENERE: Azione, Drammatico, Sportivo
CAST: Stefano Accorsi, Matilda De Angelis, Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli.

“Nostro Signore del sangue che corre nel buio delle vene, reggi il mio braccio sul volante, regola la forza dei miei piedi su acceleratore e freno, proteggimi… e fa’ che niente mi accada.”

Quando mi hanno proposto questa pellicola al cinema ero piuttosto scettico; avrei preferito altri titoli più accattivanti, spinto anche dal rifiuto verso quello che non è certo uno dei miei attori preferiti: Stefano Accorsi. Attore di tutto rispetto, sia chiaro, ma solitamente il genere di film in cui compare non è molto di mio gusto. Se ci aggiungiamo che il mondo dei motori non fa per me, capirete anche questa mia avversione… anche perché uno sguardo veloce al trailer me lo ha fatto sembrare una versione italiana di “Fast & Furious” (non ne ho mai visto uno, per la cronaca). Sono spesso uno che giudica il libro dalla copertina ed altrettanto spesso sbaglio: conscio di questo mio “difetto”, mi lascio convincere a visionare “Veloce come il Vento” di Matteo Rovere (Gli Sfiorati).

Giulia De Martino è una diciassettenne pilota del campionato GT, competizione automobilistica italiana. Mario De Martino, oltre ad essere padre e sponsor di Giulia, le fa da navigatore e motivatore in cuffia durante le gare. Ma proprio durante una di queste viene stroncato da un infarto. Al funerale si presenta Loris, fratello maggiore di Giulia (e del piccolo Nico) assente da casa e dalla vita della famiglia da più di dieci anni a causa della sua tossicodipendenza. La scomparsa di Mario, unico genitore, spinge Loris e compagna a trasferirsi finalmente sotto un tetto, quello della sua infanzia. Tutto ciò però non sta bene a Giulia ed al suo caratterino, che deve però accettare suo malgrado la situazione per portare avanti il campionato e soprattutto non vedere affidato ad un’altra famiglia il fratellino. Loris, ragazzo problematico e senza buone maniere, fondamentalmente buono ma accecato dalla sua dipendenza, avrà l’occasione di riscattare il suo nome nel mondo delle corse… ma soprattutto con quel che è rimasto di una famiglia che lo ha allontanato.

Mi sono dovuto ricredere: sin dalle prime immagini, la regia impressiona. L’adrenalina che pervade l’intera trama è coinvolgente, specie grazie alle riprese a bordo delle auto. Facendo finta di non conoscere gli attori, a tratti sembra addirittura un film Hollywoodiano talmente l’azione è coinvolgente e si discosta dalla maggior parte della produzione italiana. Ma l’aspetto più importante è quello emotivo. Il rapporto tra Giulia e Loris è forse scontato ma non è affatto banale; scontato il riavvicinamento tra i due fratelli, ma recitato con impegno e reso credibile da attori passionali che mettono in scena le molte sfaccettature di umori e caratteri così distanti. Il tema del riscatto sociale aggiunge una nota struggevole che potrebbe emozionare ancor di più. Sicuramente un film da vedere, che consiglio vivamente. Piacevole sorpresa italiana di questo 2016!