“Un ragazzo troppo grande per fare il bambino, troppo giovane per essere uomo.”
Dopo 4 anni di silenzio torna nelle sale il regista spagnolo J. A. Bayona (The Impossible, The Orphanage) e lo fa con un’altra opera assolutamente degna di nota.
Conor è un bambino inglese, forse troppo grande per credere alle favole ma ancora piccolo per poter affrontare da solo la terribile malattia della madre single e le angherie dei bulli di cui è quotidianamente vittima. Infelice e frustrato, il giovane si aggrapperà alle sue fantasie infantili, che si materializzeranno in un gigante albero umanoide che ogni notte verrà a fargli visita e gli racconterà delle storie attraverso le quali Conor dovrà riuscire a svelare la propria indicibile verità, causa di tutti i suoi incubi.
Dopo il successo di The Impossible, Bayona affronta un’altra produzione importante ed il risultato è nuovamente sorprendente sia dal punto di vista della regia che degli effetti speciali impiegati. Un lungometraggio che si presenta come fantasy ma che sin dalle prime battute assume toni drammatici i quali si faranno via via più marcati con il trascorrere della pellicola. Una storia di formazione abbastanza canonica che Bayona e Patrick Ness (acclamato autore del libro da cui è tratto il film e della sceneggiatura) riescono a rendere intensa, anche se mai patetica per quanto in certi punti assai “strappalacrime”. Insomma, tanti soldi davvero ben spesi per quest’opera che è senza dubbio molto di più di un semplice fantasy per bambini. Da vedere a qualsiasi età!