“Felice: è proprio questo il mio problema, che io non posso essere felice. Non lo sono mai stato, nemmeno quando mi sono capitate cose belle. Non potete neanche immaginare cosa significhi alzarsi ogni giorno senza nessuna motivazione. Lo sforzo che devo fare per trovare una ragione, solo una, per non mandare tutto a puttane. E vi assicuro che ci metto tutto il mio impegno nel farlo. Tutto. Ogni giorno della mia vita.”
Bellissimo thriller del 2011 diretto da Jaume Balagueró, che già divenne famoso nel 2007 per aver girato [•REC], ormai considerato un must del genere horror. Produzione e cast totalmente spagnoli come spesso accade nelle pellicole del regista e ancora una volta ci troviamo in spazi chiusi, usati come sempre alla perfezione.
Cesar é un uomo sociopatico, estremamente infelice e amorfo, che lavora come portinaio di un condominio e passa le giornate svolgendo piccole mansioni e andando a trovare la madre malata. L’unica cosa che porta sollievo nella sua vuota esistenza é l’infelicità altrui; l’uomo possiede la copia delle chiavi di ogni abitazione e causa dolore e angherie alle persone che più si fidano di lui. La sua vittima preferita é la bella e sorridente Clara, ignara del fatto che l’uomo si nasconde ogni notte sotto al suo letto prima che lei rincasi. Ogni persona che abbia il minimo rapporto con l’uomo diventa suo bersaglio, perfino la povera madre costretta in ospedale. Ma il vero obiettivo di Cesar é Clara, infatti l’ossessione verso la ragazza porterà a risvolti terribili e inaspettati.
Il ritmo é ciò che porta lo spettatore a non abbassare mai l’attenzione; sebbene non ci si trovi quasi mai all’aria aperta, Balagueró crea i presupposti per una storia di follia che funziona in tutto. I personaggi si incastrano alla perfezione; Cesar, interpretato alla grande da Luis Tosar, spinge quasi a provare pietà ed empatia per lui, nelle sue parole e nei suoi pensieri esiste un barlume di ragione, eppure le sue azioni lo rendono un vero e proprio stratega con squilibrio mentale, un maniaco instancabile ed efferato. Il nostro protagonista non é il classico personaggio con un passato difficile o l’ennesimo oppresso dalla società, é un vero e proprio stronzo in tutto e per tutto… e non smette mai di dimostrarlo. Questa pellicola é, secondo me, un piccolo capolavoro; il regista spagnolo sbriciola ogni personaggio sviluppandoli al massimo e dirige gli attori alla perfezione. Bed Time vi farà venir voglia di guardarlo due volte di seguito!