Io fui istruito: “Non dare regalo a Trump”. Perché, in altra missione, io cacato per sbaglio davanti casa sua.
Sacha Baron Cohen si è superato questa volta. Siamo abituati a ridere con i suoi film e siamo abituati a vederlo impersonare personaggi stravaganti, ma “Borat 2” è qualcosa di molto di più. “Seguito di film cinema” è il secondo capitolo della storia con protagonista il bizzarro reporter kazako che, a causa del suo documentario sugli Stati Uniti, è stato condannato ai lavori forzati per aver disonorato il suo paese, ma che quattordici anni dopo viene richiamato dal suo presidente con una nuova missione: portare in dono al vicepresidente degli Stati Uniti la più grande star kazaka: Johnny la scimmia. Qualcosa però andrà storto e Borat sarà costretto a dover portare un altro dono all’esponente politico americano… sua figlia Tutar. Ed è dopo una sana iniezione di lacrime di zingara che il giornalista kazako e Tutar, muniti di manuale per la figlia femmina, ci portano in uno spassosissimo viaggio nella società americana.
Il viaggio di Borat però si scontrerà con la pandemia di covid-19 del marzo 2020 e con il successivo lockdown, situazione drammatica che Cohen riesce a trasformare in gag da morire dal ridere. La comicità di Cohen come sempre è politicamente scorretta e volgare, ma si mette perfettamente al servizio del messaggio che egli vuole far arrivare alle persone e non è difficile intuire il motivo per cui ha voluto che questo film fosse visto dal pubblico americano prima delle prossime elezioni per il presidente degli Stati Uniti.
Come per il precedente, il film è girato sottoforma di mockumentary e in tutte le scene sono presenti persone ignare del vero scopo delle telecamere e delle quali possiamo vedere le divertentissime reazioni sconcertate, anche se certe volte ci si ferma a chiedersi com’è possibile che certe persone possano dire o fare determinate cose. Infatti è attraverso una serie di “prank“, quelle che un tempo chiamavamo “candid camera“, ad alcuni dei più alti esponenti della politica americana che ci vengono mostrati degli Stati Uniti che non vediamo solitamente in TV e che non conosciamo: gli Stati Uniti che portano fucili al collo, quelli razzisti e quelli bigotti, senza dimenticare i complottisti: risate assicurate, consigliatissimo!