“Dopo sette anni passati a risparmiare per comprarmi una casa, finalmente ho trovato quella che fa per me, L’Anatra mi offre un nido, ero un brutto anatroccolo, ma invece di diventare un cigno sono diventato un invertebrato schifoso.”
E chi se lo aspettava? Da un titolo così parodistico ed una locandina da pubblicità per detersivi, tutto ci si aspetta tranne che un filmone indimenticabile. Eppure, per chi volesse dare una chance al cinema sudcoreano, questa pellicola può regalare qualcosa di speciale.
E’ un film drammatico, data la brutta aria che tira sin dal primo secondo contro al protagonista: indebitato fino al collo, lasciato dalla morosa e senza un lavoro. Tutto parte con Seung-geun che si butta da un ponte nel fiume Han, nel pieno centro di Seoul. Ma nel dramma troviamo anche di che divertirci, data l’assurda situazione che si viene a creare… Il protagonista infatti “naufraga” su un isolotto disabitato al centro del fiume stesso, senza la possibilità di comunicare né di fuggire: egli infatti non sa nuotare! La sua vita, già tragicomica all’ennesima potenza, è però destinata a cambiare; accetta la sfida e pian piano impara a vivere come un vero e proprio naufrago, seppure circondato a poche decine di metri dai palazzoni della capitale. Vive di rifiuti, di pesci avvelenati, di piccioni arrosto… Forse più barbone che superstite, in questa sua nuova vita di isolamento egli però cresce come persona, divenendo ciò che prima non era mai stato: un uomo con gli “attributi”.
In tutto questo, arriva la presenza di Jung-yeon, una ragazza con forti problemi sociali che vive segregata nella sua camera e che si accorge di lui grazie alle potenti lenti della sua macchina fotografica, mezzo col quale soleva “spiare” il mondo esterno. Anche lei vive una metamorfosi positiva, seppure a distanza: cercherà infatti un contatto tramite messaggi nella bottiglia (proprio come i veri naufraghi nel luogo comune che tutti hanno in mente!), ai quali seguiranno risposte scritte sulla sabbia. Non trovate che in questo ci sia anche un sacco di romanticismo? Da non perdere, è un film che lascia piacevolmente stupiti… e che vi farà ricredere sul cinema (semi)sconosciuto!