“Nikki sta aspettando che mi rimetta in forma per poi rimetterci assieme.”
Otto nomination agli Oscar non passano inosservate, specie se riguardano gli aspetti principali della pellicola: miglior film, regia, attori e attrici protagonisti e non, sceneggiatura e montaggio. Anche se le statuette portate a casa sono “solamente” una. Ciononostante, il suo valore non può essere giudicato dai premi vinti (tra cui peraltro rientrano anche Golden Globe, BAFTA e Premio del pubblico al miglior film al TIFF), in quanto questa pellicola merita molto di più. Innanzitutto per la trama, ripresa dall’omonimo libro di Matthew Quick e messa in scena egregiamente da David O. Russell, sapiente miscelatore di drammaticità e commedia. Lo spessore della storia è già di suo un elemento a favore, e a questo portano vantaggio anche gli elementi del cast, nomi importanti tra i top actors americani. Bradley Cooper, Robert De Niro e Jackie Weaver non sono i primi che passano per strada, ma su tutti la fa da padrona Jennifer Lawrence, l’unica vincitrice della tanto ambita statuetta dorata. Grande merito a tutti loro comunque, per l’ottima riuscita di questo film.
Pat (Bradley Cooper) è un uomo affetto da disturbo bipolare, malattia mentale che lo porta a continui sbalzi d’umore e che gli causa una reclusione di otto mesi in un ospedale psichiatrico. Tutto ciò è frutto del tradimento della moglie, cosa che fa impazzire il protagonista e gli costa anche un ordine restrittivo nei confronti dell’amata. Appena decorso il tempo stabilito dalla Corte, la mamma lo riporta a casa. Da qui non è facile riprendere una vita regolare. Anche la famiglia ha i suoi problemi, ed in particolare il padre (Robert De Niro), tifossimo di football che ha appena perso il lavoro e non riesce ad uscire dal giro delle scommesse. Pat inoltre non sembra affatto essere guarito, tendendo molto all’aggressività e all’esuberanza. L’incontro con Tiffany (Jennifer Lawrence), un’altra donna con disturbi psichici, ha però un’influenza positiva su di lui. Questo porterà i due all’inizio di una guarigione mentale reciproca molto travagliata e bizzarra: la loro amicizia li condurrà ad intraprendere un’avventura di ballo e una relazione senza peli sulla lingua.
Molto toccante! Per tutto il tempo ho creduto che ci fosse qualcosa sotto, qualche escamotage d’effetto dove viene ribaltata la realtà: questo non avviene, o almeno non nella maniera che credevo, rendendo la pellicola una vera e propria rappresentazione della realtà, con le sue sfaccettature positive e negative. Sicuramente merita la visione, per poter affrontare con più positività la vita!