“Ci sono dei momenti in cui se ti fermi sei fatto, e se ti muovi sei fatto lo stesso”
Appena 300.00 euro di incasso totale nei cinema italiani per una delle più lucide trasposizioni cinematografiche della “Città di Dio”, il mondo va alla rovescia. Intelaiatura completa e convincente. Il regista Meirelles ci parla di Rio De Janeiro, città dai due volti contrapposti, soffermandosi sulla realtà della favelas dove, a “pochi chilometri dal paradiso”, si ammazza per scherzo.
<< Fin qui niente di nuovo…>> penserete. Sicuramente la tematica è stata affrontata fin troppe volte nella storia del cinema, ma per la prima volta la vita in questa triste realtà viene analizzata con gli occhi di tredicenni, e ci porta a conoscenza delle loro aspirazioni, ben diverse dalle nostre. Ze Pequenho vuole diventare un criminale, il più temuto del suo quartiere. La telecamera ci guiderà con naturalezza nella sua avventura, attraverso le dinamiche tra gang nemiche, le vendette e le regolazioni di conti che circondano queste organizzazioni.
Descrizione avvincente e lucida, affrontata da un regista (anch’esso brasiliano) che sembra avere le idee molto chiare, e sa come colpire lo spettatore senza annoiarlo con drammi di cui si è già parlato, ma con azione incessante, personaggi coloriti e suggestive ambientazioni. Pellicola poco conosciuta ai non addetti ai lavori, proprio per questo motivo la consiglio particolarmente. Non vi annoierete.