“Voglio dormire, e svegliarmi fra tre anni, perchè so, lo so di certo, che come te non ci sarà nessuno mai”
Probabilmente Gabriele Muccino, quando scrisse e diresse questo film (uno dei suoi primissimi lungometraggi, datato 1998), non avrebbe mai pensato che solo 8 anni più tardi avrebbe diretto niente meno che la star americana Will Smith! Gabriele ha fatto molta strada da allora ma è lecito pensare che parte di questo enorme successo lo deve anche a questa pellicola che lo ha introdotto al pubblico italiano dei più giovani. Il film ci mostra la storia di Silvio (Silvio Muccino), liceale di Roma perennemente in conflitto con i suoi genitori, e dei suoi amici di scuola. Il gruppo di ragazzi cerca di barcamenarsi tra i tumulti di una protesta studentesca che porterà all’occupazione del loro liceo, e le pulsioni sentimentali che ossessionano i loro cuori e i loro corpi.
Ovviamente la pellicola non ha pretese maggiori di quelle a cui può aspirare, ossia cercare di fornire un ritratto leggero, fresco e simpatico della complicata vita dei giovanissimi di fine millennio, descrivendo le dinamiche adolescenziali che regolano amori e amicizie, in un età nella quale i ragazzi cercano di trovare un’identità propria e dei valori in cui identificarsi, senza perdere di vista i sentimenti, vivendo ogni emozione al massimo. Se siete studenti fra i 14 e i 18 anni potrete sicuramente gradire questo film e riconoscervi nei suoi protagonisti. E anche se siete genitori, prendetevi un paio d’ore per vederlo, magari insieme ai vostri figli ed avvicinarvi così al loro piccolo universo!