“GIUDA BALLERINO!”
Con questa recensione voglio portare alla vostra conoscenza una delle poche produzioni sulle gesta del mitico Indagatore dell’Incubo, felice parto della mente di Tiziano Sclavi che, negli ultimi 26 anni, ci ha intrattenuto con le sue poetiche e violente, a volte visionarie, romantiche e filosofiche storie a fumetti.
Ci si chiedeva come mai nessun produttore cinematografico si fosse mai impegnato a riprodurre su pellicola le gesta del nostro Dylan Dog ma ancor di più ci si è domandati, vedendo l’ultimo tentativo su grande schermo uscito nel 2011 ad opera del regista Kevin Munroe, come mai non abbiano continuato a NON farlo. Ci avrebbero risparmiato un film, quello di Munroe, che col personaggio originale ha ben poco a vedere e soprattutto avrebbero potuto ricreare con un po’ più di impegno (ma i costi dei diritti d’autore lo hanno impedito evidentemente) quello che al contrario alcuni ragazzi italiani hanno saputo fare, pur con ristrettezza di mezzi ma con grande amore e fedeltà all’originale.
Così, oltre al già citato american movie ormai disponibile in DVD (per chi volesse farsi del male), è possibile trovare on-line su YouTube [incorporata in fondo all’articolo] un gran “fan movie” che ricrea quanto basta l’atmosfera che i grandi autori della Bonelli hanno per anni evocato.
Non parliamo come già detto di film ad alto budget e nemmeno a medio budget, parliamo di compagnie di giovani attori che intravedendo la possibilità di creare qualcosa di nuovo, colgono l’occasione al volo sfruttando il colpevole vuoto che produttori più blasonati o solo dotati di maggiori disponibilità hanno lasciato.
Così è nato “Dylan Dog – La Morte Puttana” film di 130 minuti (forse troppi per un fan movie) disponibile solo on-line e prodotto da un gruppo di fedelissimi il cui dichiarato intento è: “Creare un lungometraggio sperimentale a basso budget senza fini di lucro non legato in alcun modo a marchi esterni, da intendersi come attività di discussione, ricerca e studio”.
Nonostante queste premesse il veneto Denis Frison produttore, regista e sceneggiatore che si occupa anche delle musiche, ha saputo confezionare questo pregevole regalo ai fan dell’ ”old boy” britannico grazie soprattutto all’aiuto di Walter Brocca molto abile nell’interpretare il simpatico aiutante Groucho.
Questo film, unico lungometraggio esistente fedele al 100% nelle ambientazioni ma soprattutto nei personaggi, è ambientato in Italia, a Venezia, dove vediamo il nostro eroe alle prese con una setta di occultisti responsabili della sparizione della sorella della giovane cliente di turno. La storia è ben articolata e omaggia a turno vari episodi come “L’alba dei morti viventi”, “I conigli rosa uccidono”, la celebre scena della partita a scacchi con la morte e del pianto sulla tomba dell’amata Lilly dando corpo a vari personaggi come Xabaras, la signora Treklowsky, un somigliante ispettore Bloch, ecc…
Un lettore Dylaniato noterà subito come i dialoghi ricalchino fedelmente i testi degli autori della Bonelli, sostenuti da un abile doppiaggio che ovvia alle lievi pecche recitative coadiuvato dalla collaborazione del noto doppiatore Roberto Pedicini come voce narrante in accompagnamento ad alcune scene tratte dall’altrettanto degno di nota “Dellamorte Dellamore” (film di Michele Soavi del 1994 con Rupert Everett e Anna Falchi, tratto da un romanzo di Sclavi del 1991) dando a questo film quel valore aggiunto che quando si parla di fan movie risalta subito all’occhio e all’orecchio dello spettatore.
Un attento fan dell’indagatore dell’incubo si immergerà subito nella narrazione che, sebbene a tratti risulti un po’ stentata, riesce qua e là a riprendersi restituendo quelle immagini a lungo cercate da chi fino a oggi si era accontentato solo di sfogliare.