“E’ un grave errore teorizzare prima di avere dati certi, si finisce per distorcere i fatti, di adattarli alle teorie, invece di adattare le teorie ai fatti”
L’atteso sequel dell’investigatore più rinomato d’Inghilterra non delude: è questa la notizia che tutti gli estimatori del primo capitolo attendevano. Ritchie firma il secondo episodio ricalcando le ottime atmosfere del primo, senza stravolgimenti, anzi la maggior confidenza nel personaggio gli permette di limare le imperfezioni e rendere ancora più accattivante l’azione.
Holmes e Watson sono alle prese con un intrigo internazionale che rischia di minare la pace tra le potenze europee. Architetto di questo malefico piano è Moriarty, abile matematico e calcolatore senza scrupoli. Robert Downey Jr, nei panni del protagonista, troverà pane per i suoi denti ma saprà districarsi sapientemente tra le pieghe di questo intricato caso, non abbiate timore! Assolutamente spassose le battute in cui il nostro paladino analizza le potenziali mosse dell’avversario e le contromosse da adottare per avere la meglio nella scazzottata di turno. Il “modus operandi” è pertanto sempre il medesimo e pare infallibile: ragionamento spesso strampalato, metodo non convenzionale, vita dissoluta sono gli ingredienti immancabili di questo action-movie.
Di pari passo anche lo stile di regia di Ritchie rimane immutato, riproponendo sequenze frenetiche, azione asfissiante (forse fin troppo) e effetti speciali di primordine. I cardini di capolavori del genere come Snatch e Lock & Stock si ritrovano ampiamente, e garantiscono allo spettatore una serata piacevole e spensierata.