Il Figlio di Saul

Saul fia - László Nemes, 2015


Voto medio: 4,04
(117 voti totali)

Film consigliato

da

DURATA: 107 minuti
GENERE: Drammatico
CAST: Géza Röhrig, Levente Molnar, Urs Rechn, Todd Charmont, Sandor Zsoter.

“Hai tradito i vivi per i morti.”

Sorprendente opera prima di László Nemes, regista ungherese che ha visto il suo piccolo capolavoro premiato sia agli Oscar come miglior film straniero sia a Cannes con il Gran Premio Speciale della Giuria. La trama è apparentemente molto semplice: Saul Ausländer è un ebreo ungherese rinchiuso in un campo di concentramento e costretto a prestare servizio nel sonderkommando, ovvero quei gruppi di prigionieri che, per un periodo, aiutavano i militari nazisti nelle operazioni di sterminio dei deportati. Un giorno, mentre sta ripulendo una camera a gas dal sangue e dai corpi di altri prigionieri come lui, la sua attenzione viene catturata da un bambino miracolosamente sopravvissuto ai gas appena respirati, il quale però viene prontamente soffocato da un medico. Saul riconosce in quel giovane suo figlio e da quel momento si mette ossessivamente alla ricerca di un rabbino per potergli dare una degna sepoltura religiosa, noncurante della ribellione imminente e di tutto ciò che accade attorno a lui.

Grande prova di regia di Nemes, il quale opta per un formato stretto che obbliga lo spettatore a concentrarsi sul protagonista, lasciando gli orrori del campo di sterminio quasi in secondo piano, sfuocati, come qualcosa di informe. La telecamera, infatti, sembra seguire Saul in modo maniacale ed è solo attraverso il suo sguardo, riflesso, che possiamo intravvedere cosa accade in scena. Con ciò sembra che Nemes voglia suggerirci che in un oceano di morte e aberrazioni come quello della Shoah, anche il male più estremo si converte in routinario. E a stagliarsi in uno scenario talmente assurdo può riuscirci unicamente un gesto folle, davvero umano, come quello di uomo disposto a tutto pur di seppellire il cadavere di un “figlio” innocente.

TRAMA: .